Franco Zappacosta
“Torno con piacere a Chieti dove sono già stato molti anni fa. Tenni uno spettacolo in piazza, un concerto in occasione di una festa. Non ricordo la data, forse primi Anni ottanta” (sarà stato in maggio per San Giustino). Al telefono la voce di Al Bano giunge con un timbro e una sonorità eccezionali. Potente, diritta, estesa. Ecco la forza di un artista famoso nel mondo, una vera star internazionale. Al Bano a Chieti, nel prepartita di Chieti-Atletico Ascoli, domenica prossima. Da non crederci (quasi).
“Mi ha chiamato il mio amico Roberto Alessi e ho detto subito di sì perché a me piace girare la provincia italiana. Le regioni sono la grande risorsa dell’Italia, la linfa del nostro Paese” risponde Al Bano. E l’Abruzzo? “Lo conosco benissimo, ho avuto serate in tante località abruzzesi, mi ci sono trovato sempre alla grande. Ospitalità, affetto, bellezza dei luoghi”.
In città ha suscitato entusiasmo la notizia del suo arrivo. “Ed io ringrazio Chieti che mi aspetta con affetto. Vedrò di ripagare la gente che verrà allo stadio per me e per la squadra con alcuni dei miei brani”. Già pronta la scaletta? “A dire il vero aspetto notizie, non so ancora nulla dal punto di vista organizzativo. La scelta delle canzoni dipende dai tempi”. Lei ha una squadra del cuore? “L’Italia. Tifo per la Nazionale quando gioca bene”. E a livello di club? “Seguo un po’ tutte le squadre. Ma soprattutto mi piacciono i calciatori che lasciano un segno, penso a Mazzola. Rivera, Maradona, ai grandi del calcio italiano e mondiale”.
Il suo rapporto con lo sport? “Mi ispira il motto antico, mens sana in corpore sano. Per vivere meglio bisogna praticare lo sport, ciascuno in base al tempo e alle forze a disposizione, è importante l’esercizio fisico”. È questo il segreto della sua straordinaria vitalità? “Il segreto sta tutto nelle mie radici contadine, da lì traggo la mia forza”.
Tornando a domenica. A Chieti c’è molta euforia attorno alla squadra per il buon campionato che sta disputando. C’è una nuova proprietà che fa le cose in grande, anche fuori dall’ambito prettamente sportivo, come testimonia l’arrivo di Al Bano. “Qualcosa mi è stato raccontato. Dove ci sono passione, entusiasmo, attaccamento attorno a un simbolo identitario significa che esistono buone premesse per ottenere importanti risultati. Mi sembra sia il caso della squadra del Chieti”.
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