TORINO – Meglio chiarire subito di cosa si parla: il Bonus Natale è l’indennità fino a 100 euro introdotta dal Dl Omnibus (Dl n. 113/2024 convertito, con modificazioni, dalla legge 143/2024 e modifiche introdotte da art. 2, comma 1, del D.L. 14 novembre 2024, n.167) per i lavoratori dipendenti che rispettino determinati requisiti reddituali e familiari.
Chi può richiedere il Bonus: i requisiti
Hanno diritto al Bonus Natale i lavoratori dipendenti con indicatore ISEE fino a 28mila euro, con almeno un figlio/a a carico. Deve inoltre avere “capienza fiscale”, in sostanza l’Irpef lorda da pagare deve risultare più alta della detrazione per lavoratori dipendenti.
Il contributo di 100 euro è previsto nella busta paga di dicembre insieme alla tredicesima.
Con l’ultima modifica, il governo ha inoltre ampliato la platea dei beneficiari: si passa da poco più di un milione di contribuenti ad oltre quattro milioni e mezzo. In sostanza, mentre in precedenza il bonus era destinato esclusivamente ai dipendenti con coniuge e figlio a carico, oppure ai genitori single con figlio a carico, in cui l’altro genitore fosse deceduto o non avesse riconosciuto il figlio, con i nuovi requisiti è stato eliminato l’obbligo di avere il coniuge a carico.
Il lavoratore quindi deve avere almeno un figlio, anche se nato fuori del matrimonio, riconosciuto, adottivo o affidato, fiscalmente a carico.
A essere considerati sono tutti i redditi, da quelli da lavoro dipendente a quelli esenti (come agevolazioni previste per il rientro dei cervelli e per il regime impatriati), ma la circolare numero 19 del 2024 considera anche altri aspetti economici: i redditi assoggettati a cedolare secca; i redditi assoggettati a imposta sostitutiva in applicazione del regime forfettario per gli esercenti attività d’impresa, arti o professioni; la quota di agevolazione ACE; le mance a cui si applica la flat tax prevista dalla Legge di Bilancio 2023.
Non deve essere considerato, invece, il reddito dell’unità immobiliare adibita ad abitazione principale e quello delle relative pertinenze. Inoltre, l’eventuale coniuge non deve più risultare a carico e, anzi, può avere anche una condizione economica più favorevole e non precludere comunque l’accesso all’indennità aggiuntiva alla tredicesima
Come richiedere il Bonus Natale ed entro quando
Per ricevere il contributo natalizio il lavoratore dipendente deve presentare al proprio datore di lavoro una richiesta scritta dove dichiara di essere in possesso dei requisiti necessari, indicando anche il codice fiscale dei figli fiscalmente a carico.
Il sostituto d’imposta riconoscerà l’indennità insieme alla tredicesima mensilità e potrà recuperare le somme sotto forma di credito da utilizzare in compensazione.
Il bonus equivale a 100 euro netti per chi ha lavorato tutto il 2024, ma l’importo può variare in base ai mesi lavorati, come succede per il calcolo della tredicesima. Ad esempio, chi ha iniziato a luglio riceverà solo 50 euro. Non cambierà, invece, in base al tipo di contratto (ad esempio a tempo determinato o indeterminato) o all’articolazione dell’orario di lavoro (es. part-time).
Coloro che operano senza sostituto d’imposta come i lavoratori e le lavoratrici domestiche potranno richiedere e ottenere il bonus Natale tramite la dichiarazione dei redditi 2025.
I dipendenti pubblici tra cui i lavoratori della scuola (compresi i supplenti brevi e saltuari) possono presentare domanda sul portale NoiPA fino alle ore 12 del 22 novembre. Oltre il 22 novembre 2024, l’indennità – ove spettante – sarà riconosciuta esclusivamente in sede di dichiarazione dei redditi relativa all’anno d’imposta 2024, da presentarsi nell’anno 2025.
I lavoratori del settore sanitario potranno fare riferimento al proprio datore di lavoro per richiedere l’indennità, anche se presenti sul portale NoiPA. Nel loro caso la scadenza è fissata al 27 novembre.
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