Quali sono le spese che si possono portare in deduzione nel 2025, da quelle per i contributi previdenziali e assistenziali alle spese per il lavoro
Quali sono le deduzioni valide nel 2025?
Sono diverse le spese che si possono portare in deduzione in dichiarazione dei redditi, permettendo di risparmiare sulle tasse da pagare, tra cui rientrano le spese familiari, i contributi previdenziali e assistenziali, gli assegni di mantenimento all’ex coniuge, ma anche alcuni costi specifici per lavoratori e aziende e datori di lavoro.
Quali sono le spese deducibili nel 2025 per i cittadini privati e le aziende? Le deduzioni, a differenza delle detrazioni, incidono in maniera differente sulle tasse da pagare per ogni cittadino.
Le deduzioni permettono, infatti, di avere una base imponibile ridotta rispetto al reddito complessivo, che si traduce in un minore pagamento Irpef.
Riducendo l’imponibile ai fini fiscali, diminuisce il reddito e si abbassa anche la tassazione
Le detrazioni fiscali permettono, invece, di ridurre l’Irpef lorda da pagare in determinate percentuali in base all’onere detraibile.
A differenza della deduzione, che si applica subito, la detrazione si calcola solo quando il reddito è già stato calcolato, per cui non è possibile ridurre l’aliquota su cui calcolare i tributi da pagare ma si possono recuperare in un secondo momento le spese sostenute.
- Quali sono le deduzioni valide nel 2025
- Le deduzioni delle spese per il lavoro per le aziende e i cittadini
Quali sono le deduzioni valide nel 2025
Sono diverse le spese che si possono portare in deduzione in dichiarazione dei redditi nel 2025 e riguardano i costi per la famiglia, la previdenza, la disabilità e non solo.
Nel dettaglio, la lista delle spese deducibili comprende:
- i contributi previdenziali e assistenziali, per cui è prevista una deduzione (dal 23% al 43%, in base al reddito) per i contributi versati da lavoratori autonomi, agricoli, ricongiunzione, fondo casalinghe e riscatto anni di laurea, mentre i contributi per la previdenza complementare sono deducibili fino a un massimo di 5.164,57 euro;
- i contributi versati per colf, badanti, babysitter (dal 23% al 43%, in base al reddito) fino a un massimo di 1549,37 euro;
- i costi per l’adozione internazionale, deducibili al 50% della spesa sostenuta;
- gli assegni di mantenimento all’ex coniuge;
- le spese mediche generiche e di assistenza specifica per persone disabili sostenute nell’interesse proprio o di familiari, anche se non fiscalmente a carico;
- i contributi e le erogazioni a favore di istituzioni religiose;
- i contributi versati ai fondi integrativi del Servizio Sanitario Nazionale;
- i contributi alle ONG riconosciute idonee che operano con i paesi in via di sviluppo;
- le erogazioni liberali a enti/associazioni benefiche, culturali, scientifiche, ecc.
Le deduzioni delle spese per il lavoro per le aziende e i cittadini
Ci sono anche costi deducibili per le aziende. Si tratta delle spese sostenute per i dipendenti e per le trasferte e i viaggi aziendali.
Rientrano in questa categoria le spese relative alla quota maturata per il trattamento di fine rapporto da considerarsi per il periodo d’imposta relativo alla tassazione.
I lavoratori, dal canto loro, possono dedurre le spese per il trasporto pubblico per recarsi a lavoro, le spese per l’acquisto di sistemi e ausili necessari per il lavoro, come computer, ecc.
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