Quali lavoratori usuranti possono fare domanda di pensione nel 2025? I lavoratori usuranti hanno, per legge, la possibilità di andare in pensione anticipata rispetto ai normali requisiti richiesti e usufruendo anche di forme di uscita prima ancora vigenti, a partire dall’ape sociale.
- Quali lavoratori usuranti possono fare domanda di pensione nel 2025 e quando
- La lista aggiornata dei lavori gravosi e usuranti
Quali lavoratori usuranti possono fare domanda di pensione nel 2025 e quando
I lavoratori usuranti possono andare in pensione anticipata rispetto ai normali requisiti richiesti di 67 anni di età e 20 anni di contributi a condizione di aver svolto l’attività usurante per almeno 7 anni negli ultimi 10 anni di lavoro o per almeno metà della vita lavorativa complessiva.
Fino al 2026, infatti, i requisiti agevolati per la pensione degli usuranti e di chi svolge lavori gravosi sono i seguenti:
- per i lavoratori impegnati in mansioni particolarmente usuranti, addetti alla cosiddetta linea catena, conducenti di veicoli adibiti a servizio pubblico di trasporto collettivo, notturni a turni occupati per un numero di giorni lavorativi pari o superiore a 78 all’anno, se dipendenti sono previsti 61 anni e 7 mesi di età e almeno 35 anni di contributi, che salgono 62 anni e 7 mesi di età e almeno 35 anni di contributi per gli autonomi;
- per i lavoratori notturni a turni occupati per un numero di giorni lavorativi da 72 a 77 all’anno, ai lavoratori dipendenti sono richiesti 62 anni e 7 mesi di età e almeno 35 anni di contributi, mentre per gli autonomi i requisiti richiesti sono di 63 anni e 7 mesi di età e 35 anni di contribuzione;
- i lavoratori notturni a turni occupati per un numero di giorni lavorativi da 64 a 71 all’anno possono andare in pensione prima a 63 anni e 7 mesi di età e almeno 35 anni di contributi (per dipendenti) e 64 anni e 7 mesi di età e almeno 35 anni di contributi se autonomi.
Un’altra possibilità di pensione anticipata per i lavoratori usuranti è l’ape sociale 2025. In questo caso, i requisiti richiesti sono di 63 anni e 5 mesi di età e almeno 36 anni di contributi.
Precisiamo che i lavoratori gravosi e usuranti che hanno iniziato a lavorare da giovanissimi, avendo accumulato 12 mesi di contributi prima del compimento del 19esimo anno di età, possono andare in pensione nel 2025 con la quota 41, cioè con 41 anni di contributi e senza necessità di raggiungere alcun requisito anagrafico.
Per quanto riguarda i tempi per la presentazione della domanda di pensione per gli usuranti, si deve inviare all’Inps.
Per le uscite dal primo gennaio 2025 al 31 dicembre 2025, la data per la domanda di riconoscimento dei lavori particolarmente faticosi e pesanti di invio è scaduta lo scorso primo maggio e si attendono comunicazioni per le date da rispettare nel 2025.
Per l’ape sociale nel 2025, i termini per la presentazione delle domande di accertamento dei requisiti per conseguire l’ape sociale sono tre: il 31 marzo, il 15 luglio e il 30 novembre di ogni anno. Le stesse date valgono per i precoci usuranti.
All’Inps spetta poi il compito di comunicare l’esito entro il:
- 30 giugno, per le domande di verifica delle condizioni presentate entro il 31 marzo;
- 15 ottobre, per le domande di verifica delle condizioni presentate entro il 15 luglio;
- 31 dicembre, per le domande di verifica delle condizioni presentate oltre il 15 luglio ed entro il 30 novembre dello stesso anno.
La lista aggiornata dei lavori gravosi e usuranti
La lista aggiornata dei lavori gravosi e usuranti comprende:
- maestre d’asilo;
- maestre di scuola elementare;
- bidelli;
- ostetriche;
- fisioterapisti;
- infermieri e addetti ai reparti di pronto soccorso, rianimazione e chirurgia d’urgenza;
- addetti all’assistenza di persone in condizioni di non autosufficienza;
- personale non qualificato addetto ai servizi di pulizia;
- operai dell’industria estrattiva;
- facchini, addetti allo spostamento merci e assimilati;
- lavoratori edili;
- conduttori di mezzi pesanti e camion;
- operatori ecologici e altri raccoglitori e separatori di rifiuti;
- operai siderurgici;
- operai dell’agricoltura, della zootecnia e pesca;
- addetti a serre e fungaie;
- conduttori di gru, di macchinari mobili per la perforazione nelle costruzioni;
- conduttori di convogli ferroviari e personale viaggiante;
- conciatori di pelli e di pellicce;
- addetti alla costruzione di camini;
- lavoratori marittimi e pescatori della pesca costiera, in acque interne, in alto mare, dipendenti o soci di cooperative;
- commessi;
- cassieri;
- magazzinieri;
- panettieri;
- falegnami;
- macellai;
- tassisti;
- benzinai;
- saldatori;
- portantini;
- conduttori di autobus e tranvieri;
- forestali;
- verniciatori industriali;
- operai che lavorano in cassoni ad aria compressa;
- operai che lavorano in spazi ristretti all’interno di condotti, cunicoli di servizio, pozzi, fognature, serbatoi e caldaie;
- operai che lavorano in altezza su scale aeree, con funi a tecchia o parete, su ponti a sbalzo, su ponti a castello installati su natanti o su ponti mobili a sospensione;
- operai che lavorano ad alte temperature, come gli addetti ai forni e fonditori nell’industria metallurgica e soffiatori nella lavorazione del vetro cavo;
operai che lavorano in celle frigorifere o all’interno di ambienti con temperatura uguale o inferiore a 5 gradi centigradi.
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