Nuovo passi avanti nell’iter per la realizzazione del collegamento tra le stazioni sciistiche di Colere e Lizzola: il progetto del maxi comprensorio da 50 chilometri di piste necessita per decollare – oltre che dei finanziamenti – anche delle autorizzazioni degli enti pubblici coinvolti, Comuni in primis. Se le pratiche per l’ampliamento sui Comuni di Vilminore e Valbondione sono al momento in stallo, perché il Comune di Vilminore ha chiesto alcune integrazioni di documenti prima di procedere alla firma della convenzione, Rs Impianti ha intanto depositato presso il Comune di Colere, proprietario delle aree interessate, la richiesta per l’estensione della concessione verso l’area di Conchetta e del Passo di Fontanamora.
La società che ha rinnovato in toto lo scorso anno gli impianti di Colere prevede di realizzare qui un’altra cabinovia a dieci posti (dopo quella che dal paese sale al rifugio Plan del Sole). L’attesa, dunque, è ora per l’approvazione da parte del Comune, necessaria perché il progetto proceda. «Il progetto – precisano da Rs Impianti – ha una specifica attenzione verso la mitigazione dell’impatto ambientale, in virtù della quale si è scelto di realizzare una minore lunghezza delle piste e una cabinovia anziché le due seggiovie previste nel Pgt».
Comprensorio, il fronte Val Seriana
Sul fronte, invece, della ricerca dei contributi per il finanziamento del comprensorio (il cui costo, secondo gli annunci, si aggira sui 70 milioni di euro), un passaggio importante è stato fatto nei giorni scorsi sul fronte seriano. La cooperativa Nuova Lizzola, all’opera in questi giorni tra collaudi degli impianti di risalita e preparazione dei cannoni di innevamento in vista della partenza della nuova stagione invernale, ha presentato al ministero del Turismo la richiesta di finanziamento per la sostituzione delle due seggiovie Lizzola-Campel e Campel-Mirtillo con una nuova cabinovia.
Il primo step per la nascita del comprensorio deve infatti passare, necessariamente, dal rinnovo degli impianti di Lizzola, per i quali Rs Impianti ha presentato un’opzione d’acquisto. «Noi ci siamo impegnati a fondo – esordisce Omar Semperboni, presidente della “Nuova Lizzola”, oltre che gestore del rifugio Campel –. Abbiamo avuto ovviamente l’aiuto di Rs Impianti e ci siamo avvalsi del supporto di professionisti: entro la fine di ottobre, come previsto dal bando, abbiamo presentato la domanda di finanziamento al ministero del Turismo e speriamo di ottenere il contributo».
La cifra richiesta è quella più alta consentita dal bando: «Abbiamo chiesto 10 milioni di euro, il massimo per le stazioni del nostro livello – prosegue Semperboni –. Il contributo servirebbe per la realizzazione della cabinovia che sostituirebbe le due seggiovie attualmente esistenti, quella che dal paese porta al Campel e quella che da qui sale al Mirtillo». Entrambi gli impianti hanno tagliato quest’anno un traguardo di età importante: «Hanno compiuto rispettivamente 30 anni quella del Campel e 40 anni quella del Mirtillo: per quest’ultima abbiamo chiesto una proroga della vita tecnica per quattro anni, dopo aver effettuato i lavori richiesti ai motori e ai riduttori. La proroga è stata ottenuta proprio presentando il progetto della cabinovia».
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