FI Group, consulente internazionale specializzato nella finanza agevolata, in partnership con Audaces, multinazionale specializzata nella vendita di macchinari innovativi per il taglio, organizza un webinar per approfondire le opportunità offerte dai nuovi incentivi. L’appuntamento è il 28 novembre alle ore 11:30.
L’incontro si avvarrà della partecipazione di Elena Perini, Country manager Italia FI Group, Nicola Strangis, Sales leader Italia, e Magner Steffens, CEO di Audaces Europe. L’evento si concluderà con una sessione di domande e risposte per fornire ulteriori spunti di riflessione in relazione alle necessità degli spettatori.
Per favorire un efficiente scambio di opinioni con la platea, il webinar è riservato ad un numero limitato di invitati: per prenotare il proprio posto, basterà cliccare su questo link e quindi iscriversi al webinar di FI Group.
Gli organizzatori orienteranno i contenuti anche in rapporto ai settori merceologici rappresentati dalle imprese aderenti all’evento.
La situazione attuale del Piano Transizione 5.0
Il Piano Transizione 5.0 rappresenta un’evoluzione significativa rispetto ai precedenti piani di incentivazione, con un focus non solo sulla digitalizzazione, ma anche sulla sostenibilità e l’efficienza energetica.
Con una dotazione finanziaria di 6,3 miliardi di euro per il biennio 2024-2025, il piano mira a sostenere l’adozione di tecnologie avanzate e a promuovere l’efficienza energetica nelle imprese italiane. Le imprese possono beneficiare di crediti d’imposta per investimenti in beni materiali e immateriali, formazione del personale e autoproduzione di energia da fonti rinnovabili.
Il Piano Transizione 5.0 è operativo dal 1° gennaio 2024 e sarà valido fino al 31 dicembre 2025. Le imprese devono completare tutti gli investimenti e le relative procedure entro questa data per poter beneficiare degli incentivi.
Le modifiche in arrivo
Recentemente è stato presentato un emendamento al Decreto Fiscale che introdurrà importanti modifiche al Piano Transizione 5.0.
Tra le novità principali previste dall’emendamento vi è la riduzione delle soglie di investimento da tre a due scaglioni: il primo fino a 10 milioni e il secondo da 10 a 50 milioni di euro.
Le aliquote sono state aumentate, arrivando fino al 60% per investimenti che rientrano nella prima fascia di efficienza energetica. Inoltre è stata introdotta la possibilità di cumulare gli incentivi 5.0 con quelli della Zona Economica Speciale (ZES), rendendo il piano ancora più vantaggioso per le imprese del Mezzogiorno. Queste modifiche saranno retroattive e si applicheranno quindi anche alle pratiche già avviate.
Alternative alla 5.0: utilizzo della 4.0 e cumulo con altri incentivi
Per le imprese che potrebbero avere dubbi sull’adozione del Piano Transizione 5.0 (per difficoltà legate ai tempi di consegna dei macchinari e di conclusione degli investimenti, o per dubbi interpretativi sulle norme) esistono comunque diverse alternative.
Il Piano Transizione 4.0, ad esempio, continua a offrire incentivi significativi per la digitalizzazione dei processi produttivi. Sebbene le aliquote del 4.0 siano inferiori rispetto al 5.0 (fino al 20% contro l’attuale 45% del 5.0), i requisiti e la complessità procedurali sono minori.
Inoltre il credito d’imposta del Piano 4.0 può essere cumulato con altri incentivi regionali o nazionali, come la Nuova Sabatini, purché la somma degli incentivi non superi l’importo totale degli investimenti. Questa strategia alternativa può risultare vantaggiosa per le imprese che non riescono a soddisfare i requisiti energetici del Piano 5.0.
Analisi comparativa 4.0 vs 5.0: principali differenze tra i due piani
Il Piano Transizione 4.0 e il Piano Transizione 5.0 hanno obiettivi distinti ma complementari. Mentre il Piano 4.0 si concentra sull’adozione di tecnologie all’avanguardia come l’intelligenza artificiale, il cloud computing e la robotica, il Piano 5.0 integra anche obiettivi di sostenibilità ambientale e di efficienza energetica. Le principali differenze tra i due piani includono:
- Aliquote di incentivo: il Piano 5.0 offre aliquote più alte (fino al 45%) rispetto al 4.0 (fino al 20%).
- Requisiti energetici: gli incentivi 5.0 richiedono che gli investimenti portino a un risparmio energetico significativo, mentre il 4.0 non ha questo requisito.
Complessità procedurale: una maggiore complessità procedurale è riscontrata nel Piano Transizione 5.0, con necessità di certificazioni ex ante ed ex post per dimostrare i risparmi energetici.
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La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
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