La questione affitti brevi sta continuando a proporsi come elemento di discussione, non solo a Firenze ma in tutte le città ad alta vocazione turistica. Una questione che Venezia in qualche modo sembra aver già affrontato. Vediamo come. Il Comune nell’ottobre scorso ha adottato il “Regolamento per lo svolgimento di attività di locazione esclusivamente per finalità turistiche per un periodo superiore a 120 giorni anche non consecutivi ad anno solare”. Il regolamento prevede che l’esercizio di affitto turistico superiore a 120 giorni venga riservato esclusivamente alle attività che si iscriveranno all’apposito registro depositando una SCIA entro 120 giorni dalla data di approvazione della delibera della variante urbanistica in consiglio comunale. Alla SCIA dovrà essere allegato un atto d’obbligo a rispettare le prescrizioni dettate dal regolamento e da eventuali provvedimenti attuativi. Al termine del periodo di 120 giorni non sarà più possibile iscriversi al registro fino al 31 dicembre 2026, termine in cui è destinato a scadere il provvedimento che avrà carattere sperimentale fino a quella data.
Ma cosa prevede il regolamento? Il proprietario deve rispettare alcune buone pratiche come l’obbligo di accoglienza degli ospiti, che deve avvenire esclusivamente di persona e in loco a cura di un soggetto a ciò incaricato (check-in di persona), fornire agli ospiti sacchetti per la raccolta differenziata con tanto di etichette adesive che riportino il codice identificativo dell’unità immobiliare, esporre, all’interno dell’immobile, i numeri telefonici per le chiamate di emergenza e il recapito telefonico a cui gli ospiti possano rivolgersi in caso di necessità o emergenze garantendone la reperibilità h24.
“Questa azione è un tentativo della nostra amministrazione di affrontare un tema delicatissimo per i centri storici in generale, sul quale Venezia avvia una sperimentazione – è il commento del sindaco Luigi Brugnaro – . È un patto tra il Comune e i locatori”. Obiettivo “garantire una maggiore compatibilità con la vita dei residenti”.
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