FERMO – Due aziende fermane nella top cento italiana di intesa San Paolo, che ha consegnato il premio Women Value Company. In un mondo ancora dominato dagli uomini, l’azienda Dami di Sant’Elpidio a Mare e il Salumificio Ciriaci di Ortezzano si sono fatte spazio e hanno anzi segnato la strada.
IL CONTESTO
L’Italia segna un ritardo nella partecipazione femminile al mondo del lavoro: nel 2023 si colloca al penultimo posto in Europa per tasso di attività femminile (57,7%, 13 punti in meno della media UE27), meglio solo della Romania.
“Abbiamo un patrimonio di competenze e capacità tutto da valorizzare, soprattutto in un contesto in cui molte imprese denunciano difficoltà nel trovare forza lavoro qualificata” sottolineano i ricercatori di Intesa San Paolo.
Tra i giovani (25-34 anni) la percentuale di laureati è nettamente superiore per le donne (37,1% vs 24,4% per i maschi) che, tuttavia, più frequentemente degli uomini, si trovano a svolgere lavori per cui sono sovra istruite (29,4% degli occupati donne vs. 25,4% per gli uomini).
IL RUOLO DELLE DONNE
I settori più rappresentati sono manifatturiero, servizi, commercio, sanità e agricoltura. C’è uno in particoalre che è più rosa, è quello delle imprese attive nei settori tipici del Made in Italy come il sistema moda o la filiera agro-alimentare, nei quali è risultato vincente saper coniugare gli aspetti dell’artigianalità, della qualità e della flessibilità.
Il 47,4% delle Società Benefit – ovvero imprese che hanno integrato nel proprio oggetto sociale anche lo scopo di generare un impatto positivo per la società e l’ambiente – ha almeno una donna nel board Il ruolo delle donne è inoltre cresciuto nei processi di introduzione di innovazione: la percentuale di start-up innovative con prevalenza femminile è passata dal 13,5% nel 2017 al 15,1% nel 2024.
LA TOP 100
Su 100 aziende, 30 si trovano nel centro Italia. Il 25% sono micro-imprese, il 40% piccole imprese e per il 35% medie imprese. Sono distribuite per il 37% nel nord Italia, il 29% nel centro e il 34% al sud. Il 94% ha avviato iniziative volte a conciliare vita professionale e vita personale dei dipendenti (smart working, asili, flessibilità, mensa, permessi, agevolazioni trasporto).
L’89% ha attivato iniziative volte ad incrementare il benessere dei dipendenti (premi, benefit, assistenza sanitaria, agevolazioni tempo libero e genitorialità). Di queste, 37 Pmi ha già ottenuto o fatto domanda per ottenere la certificazione per la parità di genere”.
Quello che è emerso e che dietro queste politiche ci sono poi i successi imprenditoriali: secondo i titolari investire in persone e benessere, in welfare e formazione porterà a un aumento del fatturato nel 93%, mentre per il 61% è stata avviata o consolidato attività di export e internazionalizzazione.
IL PREMIO BELISARIO
Un premio speciale all’interno della top cento, il premio Belisario destinato alle aziende che investono sulla parità di genere e nel welfare aziendale, è andato a Elisabetta Pieragostini. La Ceo di Dami l’ha vinto nella sezione ‘Donne per il Made in Italy’. “Nel più grande distretto calzaturiero italiano, nelle Marche, Alberto Catalini ed Ennio Pieragostini fondano Dami. Da laboratorio adibito a tranceria di cuoio, alla produzione di fondi per calzature con design personalizzati ad alta tecnologia, dal 1968 Dami continua ad essere un’azienda familiare che si trasforma nel tempo, oggi guidata da donne che credono nel valore dell’innovazione per un modello di business che sia rispettoso dell’ambiente, delle persone e della comunità” è la motivazione dietro il premio di Intesa San Paolo.
LA STRATEGIA
L’edizione 2024 di Women Value Company si è concentrata sul supporto alla nuova imprenditoria femminile nella duplice chiave di difesa della parità di genere ma anche tutela delle diversity. Sostenibilità, digitalizzazione, innovazione tecnologica, capitale umano e formazione sono fattori abilitanti alla crescita delle imprese in particolare al femminile.
“Noi – sottolinea Annan Roscio, Executive Director Sales & Marketing Imprese Intesa Sanpaolo – siamo impegnati verso l’imprenditoria inclusiva e attenta al talento femminile nasce da azioni concrete come il porre attenzione costante ai bisogni dei nostri dipendenti, finanziare con un miliardo di euro le realtà che sposano performance economico-finanziarie a politiche di inclusione e welfare, favorire il riconoscimento del merito alle PMI più virtuose”.
Il premio Women Value Company riassume questi obiettivi e rinnova ogni anno il plauso alle imprese che pongono al centro delle proprie strategie il beneficio delle donne e del loro lavoro. La conclusione è di Lella Golfo, presidente della Fondazione Marisa Bellisario: “La straordinaria adesione che ha contraddistinto tutte le edizioni del Women Value Company racconta di un sistema produttivo che ha chiara la fondamentale importanza del contributo femminile alla crescita”.
r.vit.
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