Solo quando ha avuto bisogno di aprire un sinistro a seguito di un incidente stradale che lo ha visto coinvolto, il cittadino ha fatto l’amara scoperta di non essere coperto da alcuna assicurazione per il proprio veicolo
Oltre ai numerosi incontri organizzati per informare la popolazione e potersi difendere dai tentativi di truffa nonché prevenire i raggiri, segnalando alle forze dell’ordine persone o veicoli sospetti, continua incessante anche l’attività di polizia giudiziaria tesa al contrasto operata dai Carabinieri verso questo tipo di reati.
I più insidiosi sono soprattutto quelli che si consumano nell’anonimato, dietro lo schermo di un computer.
A tale riguardo, i Carabinieri della Stazione di Donoratico, a seguito di accurati accertamenti, hanno individuato e denunciato all’Autorità Giudiziaria di Livorno due persone, due uomini di 30 e 48 anni entrambi originari del casertano e con precedenti specifici, gravemente indiziati di essere gli artefici di una truffa ai danni di un cittadino del posto e pertanto denunciati in stato di libertà all’AG di Livorno.
La vicenda ha inizio con una ricerca su internet fatta dalla vittima, interessata ad una polizza assicurativa da attivare in favore di un autocarro appena acquistato. Attraverso la navigazione, caratterizzata dalla comparsa di vari inserti pubblicitari, l’uomo ha contattato un numero che riteneva essere quello di una nota compagnia di assicurazione. Al termine della conversazione conoscitiva con un sedicente broker, l’interlocutore gli ha proposto una polizza che l’uomo ha ritenuto vantaggiosa, decidendo così di sottoscriverla, perfezionandola col pagamento di circa 430 euro mediante bonifico.
Solo quando ha avuto bisogno di aprire un sinistro a seguito di un incidente stradale che lo ha visto coinvolto, il cittadino ha fatto l’amara scoperta di non essere coperto da alcuna assicurazione per il proprio veicolo. Ogni tentativo di contattare il sedicente broker è caduto nel vuoto in quanto resosi nel frattempo irreperibile. È stato a quel punto che ha maturato la convinzione di essere stato truffato e ha deciso pertanto di rivolgersi ai Carabinieri per sporgere denuncia.
Le indagini, opportunamente orientate anche che su utenze telefoniche e destinatari dei pagamenti, hanno fatto emergere come presso la compagnia di assicurazione in questione non risultasse alcuna polizza attiva a nome della vittima.
Inoltre gli approfonditi accertamenti, orientati in più filoni investigativi dai carabinieri: su flussi di denaro, ricerca dei soggetti già dediti a reati del genere, nonché ricerca e messa a sistema delle informazioni ottenute dalla vittima, tutti poi interpolati fra loro hanno consentito di circostanziare i fatti risalendo all’identità dei malfattori che sono pertanto stati denunciati a piede libero all’AG competente di Livorno.
Nel rispetto dei diritti delle persone indagate, sono da ritenersi presunte innocenti in considerazione dell’attuale fase del procedimento – indagini preliminari – sino ad un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.
Tuttavia i Carabinieri del Comando Provinciale di Livorno, visto l’ennesimo caso di truffa on-line,esortano i cittadini a porre massima attenzione ai collegamenti su siti internet in cui sono proposti acquisti online che sembrano particolarmente (talvolta inverosimilmente) convenienti, dietro i quali, spesso si celano persone senza scrupoli, dedite ad ogno tipo di truffa e raggiro. Sul fronte, in particolare, delle polizze assicurative RC auto ed anche on–line, è caldamente consigliato consultare preliminarmente il sito https://www.ivass.it/consumatori/rc-auto/index.html in cui è possibile verificare tutte le compagnie, con sede in Italia o all’estero, autorizzate alla commercializzazione di polizze nel nostro Paese. Qualora quella trovata non risulti presente, è opportuno rivolgersi subito alle forze dell’ordine per gli approfondimenti mirati che potranno concludersi con l’oscuramento del sito e l’identificazione di potenziali truffatori. Inoltre, l’eventuale ricerca di contatti telefonici, deve avvenire esclusivamente su siti web ufficiali delle varie compagnie.
Premessi i suddetti consigli di settore, l’Arma dei Carabinieri di Livorno ribadisce anche, nel più ampio spettro delle truffe in genere, gli accorgimenti cd. “best practice” con finalità prioritariamente preventiva ed in particolare che il reiterarsi di diverse tipologie di truffa impone di richiamare gli accorgimenti e le misure che raccomandano, in caso di dubbi e/o mancanza di conoscenza dell’interlocutore, da cui si viene avvicinati per ogni tipo di accordo o pretesa in cui emerge la richiesta di eseguire un’operazione o un pagamento anche e soprattutto con i mezzi diversi dall’uso dei contanti in particolare l’utilizzo di strumenti di pagamento elettronici.
A tal riguardo nei suddetti casi, appena si hanno sospetti, il consiglio è quello di porre massima attenzione, non aprire la porta a sconosciuti che si presentano presso le abitazioni private, diffidare dalle apparenze e soprattutto limitare la confidenza su internet.
In tale ottica pertanto, prestare sempre massima attenzione, ma soprattutto a rivolgersi con fiducia ai Carabinieri in caso di sospetti, chiamando il 112 N.U.E. per effettuare un’immediata segnalazione, nonché consultare il sito Carabinieri.it in cui sono illustrate le principali tipologie di truffe e come riconoscerle, poiché le tecniche adottate dai truffatori, per quanto subdole e fantasiose, hanno schemi ricorrenti ed individuarli è il primo passo per difendersi.
In caso di ricezione di telefonate da numeri di utenze fisse o mobili con prefissi o numerazioni compatibili con la mittenza, per esempio di uffici istituzionali o di caserme, essendo attualmente frequenti fenomeni di clonazione di numerazioni già assegnate, è buona norma riattaccare, quindi chiudere la conversazione sospetta e richiamare il numero al fine di avere conferma di non trovarsi di fronte all’ennesimo ignoto truffatore.
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