“Chi è arrivato da fuori (il riferimento va ovviamente a Ron Rowan, nda) si è preso una bella responsabilità e un gran rischio: dopo un’annata come quella scorsa non era facile decidere di stravolgere tutto”. Da quella Trento diventata ormai casa sua – almeno a livello professionale – dal 2021, Fabio Bongi è ancora attento osservatore quando si parla delle questioni legate al Pistoia Basket. Anche perché, nel weekend in arrivo, l’assistant coach della Dolomiti Energia atterrerà al PalaCarrara con la sua Aquila, capolista imbattuta con un ruolino di marcia da sette vittorie in altrettante giornate di campionato.
Per Bongi si tratterà della seconda volta da avversario dopo l’addio di tre anni fa. Il ritorno imminente in via Fermi diventa l’occasione per fare una panoramica generale su quelle che sono le vicende biancorosse e più in generale dello stato di salute dello sport cittadino. Bongi, che può dirci?
“Questa riflessione riguarda anche la Pistoiese: l’impressione, e lo dico senza intenzione di polemizzare, è che ci si faccia prendere da facili entusiasmi quando arrivano persone da fuori che promettono il raggiungimento di fantomatici traguardi, per poi ritrovarsi a dover fare i conti con una realtà differente. La città di Pistoia merita rispetto: mi piacerebbe che chi deve tutelare lo sport lo facesse”.
Parole che dimostrano un forte attaccamento e coinvolgimento da parte di Bongi. In questo senso, il ritorno a casa di domenica non lo potrà lasciare di certo indifferente. “L’anno scorso l’accoglienza fu meravigliosa. L’emozione di rientrare al PalaCarrara è sempre incredibile: spero che possa essere un’altra bella giornata per rivedere amici che non vedo da tanto”.
Fra questi ci sarà anche Tommaso Della Rosa.
“Prima e dopo il suo debutto da head coach ci siamo sentiti. Sono contento per l’opportunità che ha avuto, se l’è meritata, perché ha sempre messo il massimo impegno, a prescindere dal ruolo ricoperto. Per Pistoia è una grande fortuna avere un allenatore fatto in casa come Tommaso. Mi rivedo molto in lui: è partito come tifoso, è cresciuto dentro al palazzetto e fa quello di cui c’è bisogno per aiutare la società che ama”.
Passata l’emozione iniziale, dopo la palla a due Bongi cercherà di fare del proprio meglio per aiutare Trento a continuare nella sua cavalcata.
“Pistoia? Contro Sassari la squadra biancorossa ha cercato di giocare un po’ più insieme. Sarà un caso, ma ho visto che il direttore Marco Sambugaro è tornato in cima alla panchina e questo mi sembra un bel segnale. Penso che adesso ci sia bisogno di equilibrio e la definizione dei ruoli, fissando dei punti di riferimento”.
Francesco Bocchini
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