In redazione di Investire Oggi, sulla nostra casella e-mail, è arrivato un quesito sulla rottamazione-quinquies che riguarda un aspetto molto particolare.
Buongiorno, due anni fa ho aderito alla rottamazione-quater e a oggi sono in regola con i pagamenti, ho pagato le prime cinque rate di diciotto. Al 30 novembre scade la 6° rata. Dopo che ho aderito alla pace fiscale, ho ricevuto altre due cartelle che a ogni modo non rientravano comunque nella rottamazione-quater. Detto ciò, ora mi chiedo se per queste ultime cartelle potrò sfruttare la nuova rottamazione che potrebbe essere inserita nella prossima L. di bilancio 2025. Nello specifico mi sono state notificate a gennaio 2024. Inoltre, laddove dovessi decadere dalla quater, possono accedere alla nuova sanatoria sommando debito residuo e nuove cartelle?
La rottamazione-quinquies
Prima di dare una risposta al nostro lettore vediamo a oggi cosa si sa della rottamazione-quinquies.
Ciò che è certo è che è stato presentato un emendamento al Dl fiscale all’esame della commissione Bilancio del Senato.
L’emendamento prevede che le disposizioni in materia di rottamazione-quater articolo 1, commi da 231 a 252, della legge di Bilancio 2023 (legge 197/2022) si applicheranno “ai debiti risultanti dai singoli carichi affidati agli agenti della riscossione dal 1 luglio 2022 al 31 dicembre 2023”.
Il pagamento delle somme potra’ essere effettuato in unica soluzione entro il 31 luglio 2025 oppure in un massimo di diciotto rate, a partire dal 31 luglio e dal 30 novembre 2025.
Dunque, se venisse approvato l’emendamento in via definitiva, la pace fiscale si amplierebbe alle cartelle che non rientrano nella “quater”: cartelle 1 luglio 2022- 31 dicembre 2023. La quater invece copre le cartelle 1° gennaio 2000-30 giugno 2022.
Noi di Investire Oggi riteniamo che con moltà probailità tale periodo temporale verrà ampliato. Andando magari a ritroso e comprendendo nel complesso il periodo 1° gennaio 2000-31 dicembre 2023.
In tal modo il Governo potrebbe trovare parte dei fondi necessari a finanziare il taglio del cuneo fiscale anche per i prossimi anni.
Nuova pace fiscale. Cosa può essere rottamato?
Anche per la nuova pace fiscale, saranno escluse le cartelle relative:
- alle risorse proprie tradizionali UE di cui all’articolo 2, paragrafo 1, lettera a), delle decisioni 200 /436/CE, Euratom del Consiglio, del 7 giugno 2007, 2014/335/UE, Euratom del Consiglio, del 26 maggio 2014, e 2020/2053/UE, Euratom del Consiglio del 14 dicembre 2020);
- all’imposta sul valore aggiunto riscossa all’importazione;
- alle somme dovute a titolo di recupero di aiuti di Stato (di cui all’articolo 16 del regolamento (UE) 2015/1589 del Consiglio, del 13 luglio 2015);
- ai crediti derivanti da pronunce di condanna della Corte dei conti;
- alle multe, le ammende e le sanzioni pecuniarie dovute a seguito di provvedimenti e sentenze penali di condanna.
Infatti, il citato emendamento rimanda alle norme sulla rottamazione-quater. Al pari di tale ultima sanatoria, la rottamazione quinquies riguarderà anche multe e bollo auto.
Come combinare rottamazione-quater e quinquies per avere un doppio taglio sulla cartella (quesito)
Veniamo al quesito del nostro lettore.
In primis, se dovesse decadere dalla rottamazione-quater e se per la nuova pace fiscale sarà confermato il periodo di applicazione 1 luglio 2022-31 dicembre 2023, non sarà possibile prendere il treno della nuova sanatoria. Ammenochè non sarà approvato il ripescaggio per i decaduti dalla rottamazione-quater.
Per le altre cartelle notificate a gennaio 2024 la chance di aderire alla rottamazione-quinquies dipende dal seguente ragionamento. Diciamo subito che il periodo 1 luglio 2022-31 dicembre 2023 non deve essere verificato sulla base della data di notifica della cartella.
Per cui è sbagliato affermare che per una cartella notificata il 10 gennaio 2024 non c’è possibilità di rottamazione.
Infatti, è necessario verificare sulla cartella la data di trasmissione del carico all’ADER. Trasmissione che deve essere avvenuta tra il 1° luglio 2022 e il 31 dicembre 2023.
Dunque, saranno ammessi alla nuova sanatoria delle cartelle, i ruoli la cui consegna formale dall’ente creditore (ad esempio l’Agenzia delle entrate) all’Agente della riscossione sia avvenuta entro il 10 gennaio 2024. Sempre se sono stati effettivamente trasmessi all’Agente della riscossione entro il 31 dicembre 2023.
Si veda a tal proposito l’art4 del D.M. n. 321 del 1999.
Tornano utili dunque le indicazioni contenute nella circolare n°2/2017 sulla “prima” rottamazione delle cartelle.
Per gli accertamenti esecutivi già affidati all’ADER per il recupero, devono considerarsi definibili quelli per i quali il flusso di carico è stato trasmesso all’Agente della riscossione entro il 31 dicembre 2023.
A ogni modo, una volta che sarà definito il periodo di applicazione della nuova rottamazione-quinquies, basterà utilizzare tali criteri per capire o no se il singolo debito è ammesso alla sanatoria.
Riassumendo.
- Decadenza dalla Quater: se il lettore decade dalla rottamazione-quater, non potrà automaticamente includere i debiti residui nella nuova sanatoria quinquies, salvo eventuali misure di “ripescaggio” per i decaduti.
- Cartelle Nuove: le cartelle notificate a gennaio 2024 o successivamente potrebbero rientrare nella quinquies, conta la data di trasmissione del carico, che deve essere tra il 1° luglio 2022 e il 31 dicembre 2023.
- Verifica della Data di Trasmissione: è fondamentale controllare la data di trasmissione all’agente della riscossione e non la data di notifica per sapere se una cartella può essere inclusa.
- Esclusioni: la quinquies, come la quater, esclude cartelle legate a risorse UE, IVA all’importazione, recupero di aiuti di Stato, pronunce della Corte dei Conti e sanzioni penali.
- Attesa Definizione Normativa: resta da attendere l’approvazione definitiva del decreto fiscale per confermare il periodo coperto e le condizioni specifiche della rottamazione quinquies.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?
Clicca qui
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?
Clicca qui