Venerdì 15 novembre, alle 15,30, al Museo archeologico dell’Antica Capua di Santa Maria Capua Vetere si terrà l’inaugurazione della mostra “La memoria restituita. Mostra dei reperti sequestrati”, organizzato dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere, in collaborazione con il Comando Carabinieri Tutela patrimonio culturale, con la Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio per le province di Caserta e Benevento e la direzione regionale Musei nazionali Campania.
All’inaugurazione della mostra, allestita a cura della direzione del Museo Archeologico Nazionale dell’antica Capua e aperta al pubblico dal 15 novembre al 15 gennaio, saranno presenti autorità regionali, provinciali e locali, nonché esponenti del mondo della magistratura italiana ed europea e delle articolazioni periferiche del ministero della Cultura.
I reperti esposti in questa mostra temporanea sono il frutto della complessa attività d’indagine – denominata “Antica Cales” – coordinata dalla Procura sammaritana e condotta dai militari del Nucleo Carabinieri Tutela patrimonio culturale di Napoli coadiuvati nella fase esecutiva dei militari dell’Arma territoriale – culminata nel sequestro di migliaia di reperti archeologici provenienti, prevalentemente, da scavi clandestini effettuati nel territorio della provincia di Caserta, nonché in parte anche in quelle di Benevento e Salerno. Rilevante è il quantitativo di monete archeologiche rinvenute in Svizzera in occasione di una perquisizione eseguita a seguito di rogatoria internazionale con la preziosa collaborazione della Procura cantonale di Zurigo, presso la sede di una nota casa d’aste, databili tra il VI secolo a.C. e l’VIII secolo d.C., nonché di pregiato vasellame archeologico, beni culturali ritenuti dagli esperti della Soprintendenza autentici e di assoluto pregio e rarità.
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