“Nonostante il contesto geopolitico gravato da incertezze e instabilità, l’economia mondiale aveva chiuso il 2023 con una crescita maggiore delle attese, dimostrando di essere stata resiliente agli shock della pandemia e dei conflitti. Un risultato che impatta positivamente sulle prospettive del 2024, che finora ha visto proseguire la tendenza al ribasso dell’inflazione”. Inizia così il Presidente della Camera di Commercio Massimo Guasconi nel commentare le previsioni sull’andamento dell’economia provinciale sulla base dei dati di Prometeia elaborati dalla Camera di Commercio di Arezzo-Siena e la nati-mortalità delle imprese in provincia di Siena nel terzo trimestre 2024. “Per la provincia di Siena – dice il presidente – il valore aggiunto 2024 si dovrebbe attestare a circa 8,8 miliardi di euro, in crescita dell’1% in termini reali. Per il 2025 le stime restano moderatamente positive, con un incremento atteso dello 0,5%. “Analizzando i singoli settori – prosegue Guasconi – per l’agricoltura, che rappresenta il 5,2% del valore aggiunto provinciale, si stima una crescita del 2,2% che dovrebbe poi ripiegare nelle stime per l’anno 2025 (-1,9%). Nelle costruzioni (5,2% del v.a. totale) la riduzione degli incentivi fiscali non sembra determinare la temuta caduta dell’attività: il valore aggiunto viene previsto ancora in crescita del 6%, beneficiando della spinta degli interventi riconducibili al Pnrr.
Nel 2025 lo scenario sembra cambiare e viene stimata una contrazione del valore aggiunto dell’8,4%. I servizi (71% del v.a. totale), chiudono con una crescita dell’1% che proseguirà anche nel 2025 su livelli analoghi (+1,4%). Il 2024 non è un anno positivo neanche per l’industria (18,6% del v.a. complessivo): il valore aggiunto subisce una flessione dello 0,7% per poi stabilizzarsi nel 2025 (0,1%)”. Interessanti anche i dati sui consumi delle famgilie senesi e sull’andamento demografico delle imprese iscritte al registro dell’ente camerale. “Sul fronte del reddito delle famiglie senesi – spiega il Segretario Generale Marco Randellini – si vede un incremento del 4,3% che dovrebbe trovare conferma anche nel corso del 2025 (+3,3%). Le stime per la spesa per consumi finali delle famiglie indicano un aumento del 2,8% nel 2024 che sale a +3,4% nel 2025. Sul fronte del lavoro si prevede una
crescita degli occupati dell’1,2% nel 2024 che rallenterà poi a +0,2% nel 2025″. Sull’andamento demografico delle imprese infine, nel terzo trimestre 2024 si sono registrate 118 iscrizioni di nuove imprese e 115 cancellazioni non d’ufficio. Il numero complessivo delle imprese nel terzo trimestre 2024 è di 27.266 unità, in flessione dello 0.1% rispetto al 2023. Le unità locali sono 36. 254, in aumento dello 0,3% rispetto al 2023. Per le sedi d’impresa, diminuisce dello 0,5 % il numero delle aziende agricole (-27 unità) così come le attività manifatturiere, che presentano un calo del 2,2 % -47 imprese. In crescita le costruzioni +2,1%, + 74 imprese. Infine il dato sul fronte occupazionale: gli addetti sono 101.341, + 1,7%. Un segnale importante che speriamo possa essere confermato anche per i prossimi trimestri”.
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