Sabato 16 novembre in tutta Italia si svolgerà la Giornata nazionale della Colletta alimentare, un’iniziativa durante la quale nei supermercati si potranno acquistare alimenti non deperibili da donare all’uscita alle persone in difficoltà grazie alla presenza in loco dei volontari della Colletta. Un piccolo gesto per chi può permetterselo, una grande risorsa per chi fatica a portare un piatto caldo in tavola.
Anche Cremona ha risposto alla chiamata della Fondazione Banco Alimentare e nella serata di venerdì 8 novembre l’iniziativa è stata presentata presso il Teatro Monteverdi. Per l’occasione sono intervenuti due veterani del volontariato, il cremonese Paolo Bignelli, da tempo impegnato nella Conferenza San Vincenzo de’ Paoli dell’unità pastorale Sant’Omobono (Cattedrale-S. Imerio-S. Pietro al Po), che si occupa della distribuzione di pasti ai più bisognosi, e il milanese Fabio Romano, presidente dell’associazione Incontro e Presenza, una realtà che coinvolge i detenuti in iniziative di solidarietà e che da alcuni anni si occupa anche della Colletta. L’incontro è stato moderato da Francesco Bruschi, volontario responsabile di zona della Colletta Alimentare.
«Quella della colletta alimentare è un’iniziativa che non aiuta solo chi ha bisogno, ma aiuta anche chi aiuta», ha spiegato Paolo Bignelli. «Nell’iniziativa della Colletta si forma una rete che ci fa sentire in comunione, i nostri bisogni diventano i bisogni dell’altro. La cosa che ci piace è che chi offre un sacchetto sta facendo la proposta di un dono, è una missione anche quella, che interroga tutti quelli che vanno al supermercato».
La San Vincenzo è un’associazione vicina ai bisogni della comunità e si spende per aiutare chi ha più bisogno. Proprio alla luce di questa esperienza Paolo Bignelli ha spiegato che «a Cremona ci sono molti bisognosi, ma spesso non si vedono. Negli ultimi anni abbiamo osservato un incremento notevole dei pasti serviti, arrivando alcune volte anche a 70 pasti al giorno. Avere un lavoro può non bastare più. A volte anche se una persona lavora costantemente non riesce comunque a far fronte a tutte le spese che ci sono: basta poco perché una famiglia si possa trovare in seria difficoltà».
Può sembrare strano, ma a volte «chi meno ha, più dà», e questo Fabio Romano lo sa bene. Incontro e Presenza è un’associazione che già nel nome racconta una missione di carità: l’attenzione è rivolta ai carcerati, che vengono coinvolti e resi protagonisti di gesti di altruismo che li riavvicinano alla società. «Le prime volte ci domandavano perché andassimo a chiedere qualcosa in un posto dove c’è bisogno di aiuto – ha spiegato Fabio Romano nel suo intervento – ma chi meglio di loro, le cui famiglie magari hanno già usufruito del Banco Alimentare, conosce questa realtà? E appunto perché la conoscono e sanno quanto è importante, sanno anche che cosa significa ricevere aiuto. E allora si impegneranno ancor di più per far sì che vada bene».
Fabio Romano ha poi spiegato come funziona il progetto della Colletta Alimentare per i detenuti: «I prodotti che raccogliamo nel carcere vengono divisi nei vari punti di raccolta indicati; i detenuti selezionati per lo smistamento vengono scelti in base alle indicazioni del carcere nel quale stanno. Ci sono condizioni da rispettare, ma è un gesto che possono fare tutti. Si gira per i corridoi, cella per cella, e si recupera il cibo che viene donato: tutti sono coinvolti, nessuno escluso. Alcuni hanno anche la possibilità di ricevere un permesso per fare la Colletta nel supermercato che gli viene indicato, mentre alte volte c’è chi ha usato il tempo del proprio permesso per venire a dare una mano di sua spontanea volontà, e questo proprio perché i detenuti sono i primi a conoscere la grande risorsa che rappresenta la Colletta Alimentare».
Ma non sono solo le associazioni che possono partecipare alla colletta, anzi, tutti i cittadini sono chiamati a dare una mano donando parte della propria spesa a chi ha bisogno, magari anche indossando la pettorina arancione dei volontari all’uscita dei supermercati. Le possibilità sono molte, in tutta Italia sono più di 11.600 i supermercati che hanno aderito all’iniziativa, e oltre 150.000 volontari di Banco Alimentare inviteranno ad acquistare prodotti a lunga conservazione come olio, verdure e legumi in scatola, conserve di pomodoro, tonno e carne in scatola e alimenti per l’infanzia.
Sul territorio diocesano oltre settanta supermercati aderiranno sabato 16 novembre alla Colletta Alimentare: a Casalbuttano, Castelverde, Covo, Gadesco-Pieve Delmona, Gussola, Mozzanica, Sabbioneta e Vescovato, due a Pandino, Soncino e Vailate, tre a Castelleone, Piadena Drizzona e Pizzighettone, Rivolta d’Adda, quattro a Viadana, cinque a Soresina e Caravaggio, sei a Cassano d’Adda, sette a Casalmaggiore, venti in città a Cremona. Per sapere quale è quello più vicino al proprio paese basta clicca su questo link.
Donare non è mai stato così bello, perché partecipare alla Colletta Alimentare significa condividere il bisogno, per condividere il senso della vita.
Un gesto da vivere e rivivere: sabato 16 novembre torna la Colletta alimentare
Luca Marca
Fonte:
TeleRadio Cremona Cittanova
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