Uno degli otto migranti che è arrivato oggi in Albania a bordo della nave Libra dovrà rientrare a Brindisi perché ha problemi di salute. Lo ha appreso LaPresse da fonti qualificate. L’uomo – recuperato nei giorni scorsi al largo di Lampedusa – era giunto questa mattina intorno alle 8 nel porto di Shengjin, e a quanto sembra rientra nella categoria dei vulnerabili per alcuni problemi di salute. Sarà quindi portato in Italia, a Brindisi, dalla stessa nave della Marina militare Libra. Cinque degli 8 migranti selezionati per fare da testimonial al cattivismo del governo Meloni, provengono dal Bangladesh, mentre gli altri 3 sono egiziani.
Intanto procedono le operazioni di identificazione dei deportati destinati – se la magistratura consentirà – a Gjader, il secondo insediamento italiano costruito per quest’operazione scellerata – dove gli extracomunitari saranno alloggiati prima del rimpatrio.
Sul molo ad attendere la Libra c’erano anche alcuni attivisti del network per i diritti e contro i centri di rimpatrio che due giorni fa hanno organizzato una protesta a Tirana. Tra loro ci sono esperti di immigrazione che fra l’1 e il 2 dicembre prossimo hanno in programma una «carovana» guidata da un europarlamentare di opposizione per manifestare contro la «politica coloniale del governo». Tra loro Detjon Begaj, consigliere bolognese del centrosinistra: «Siamo convinti che questa intesa Rama/Meloni sia follia ideologica, continueremo a dirlo in ogni sede».
I poliziotti italiani che debbono garantire la sicurezza dei due centri, quello per l’identificazione di Shengjin, e quello di Gjader per il trattenimento in attesa del (teorico) rimpatrio, sono alloggiati nell’ormai celebre cinque stelle Rafaelo Resort.
“La vera incognita – scrive il Corriere della Sera – è quella della convalida del fermo amministrativo che arriverà entro le quarant’otto ore. I giudici italiani confermeranno la decisione? Oppure gli otto migranti saranno rispediti in Italia (come avvenuto a metà ottobre con i sedici imbarcati)?”
A monitorare il rispetto delle procedure legali e internazionali per i migranti che arrivano in Albania è presente anche la delegazione Tai – Tavolo Asilo e Immigrazione – e del Gruppo di Contatto Parlamentare. La missione prevede visite ai centri di accoglienza di Shëngjin e Gjadër per verificare le condizioni materiali di trattenimento (spazi abitativi, servizi igienici, accesso agli spazi aperti), il rispetto delle procedure legali e internazionali, inclusa la possibilità per i migranti di scegliere un difensore e ricevere informazioni nella propria lingua, la legittimità del processo di selezione e trattenimento.
Irina Smirnova
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