Riccardo Isola – Il Comune di Castel Bolognese aspetta «certezze e tempistiche chiare, molto di più di quanto abbiamo avuto fino a ora, sulle risorse che possiamo avere a disposizione» per iniziare il lavoro di ricostruzione e di miglioramento dello stato generale del territorio. Tutto questo a seguito delle pesanti alluvioni del 2023 e del 2024 che hanno complito la cittadina di pianura e che ancora oggi lasciano segni importanti, e impattanti. «A Castel Bolognese – sottolinea il sindaco Luca Della Godenza – le alluvioni dell’anno scorso hanno colpito e ferito soprattutto il patrimonio pubblico. Scuole, aree verdi e parchi, strade, argini, lo stesso municipio, oltre ovviamente alle numerose case e alle attività private, hanno subito danni ingenti. In totale – rimarca – abbiamo richiesto somme per circa 50 milioni di euro per rimettere in sesto, per qualificare, mettere in sicurezza e ripristinare il patrimonio danneggiato. Allo stato attuale diciamo che per l’ambito dei Progetti di ricostruzione pubblica non è arrivato ancora nulla, situazione che ci lascia con un punto interrogativo molto grande su come, quando e dove potremo iniziare a lavorare per ristabilire non solo l’esistente, ma soprattutto per miglioralo». La messa in sicurezza del sistema idrico è un altro ambito che attende risposte e risorse dal sistema di Commissariamento per la ricostruzione. «Ipoitesi e idee, soprattutto per la definizione di aree per allagamento a monte del centro abitato di castello noi le avremmo anche. Il problema – aggiunde e specifica il primo cittadino castellano – è che serve l’approvazione e il conseguente via libera per i Piani speciali che permetterebbero e permetteranno di realizzare opere di sistemazione, di ingegneria e di tutela idraulica tra le casse di espansione di Cuffiano (che devono essere terminate, ndr) e il territorio attraversato del torrente Senio da fino a Ponte del Castello». Ma non ci sono solo le risorse, e quindi i cantieri, del post alluvione a interessare Castel Bolognese. Interventi sulla viabilità, con il rifacimento e la messa in sicurezza delle carreggiate, saranno ambiti di intervento molto importanti per il 2025. Parallelamente sta proseguento il cantiere sulla «nuova» caserma dei carabinieri, e presto prenderà il via la progettazione per gli interventi legati al capitolo Atuss di rigenerazione e qualificazione del centro storico. «Qui, con 1,2 milioni di euro – afferma Della Godenza – punteremo a riqualificare il cuore della nostra comunità». Poi c’è il capitolo, non certo secondario, della, anzi, delle scuole. «Con le risorse che dovrebbero arrivare dal Commissario – ci tiene però a rimarcare il primo cittadino – visti i danni subiti dalle quattro su cinque scuole presenti sul territorio, la nostra idea sarebbe quella di riuscire a creare ex novo un plesso, che come minimo avrà costi di 6 milioni di euro, ma ci servono le coperture finanziarie per poterlo fare. Certezze che – rimarca – non ci sono ancora state date». Infine altri tre importanti cantieri, definibili come Grandi Opere, stanno interessando il territorio comunale. Il primo è sicuramente quello della Circonvallazione. «Su questo strategico e importantissimo asset – spiega il primo cittadino – anche se non di nostra diretta competenza possiamo affermare che si sta proseguendo in sintonia e in rispetto delle attese». Qualche difficoltà in più, invece, la si registra sull’altro «cantierone», quello cioè del nuovo casello autostradale a servizio della valle del Senio che sembra abbia avuto un rallentamento. Infine c’è la questione, antica del potabilizzatore. «Un cantiere intra comunale – chiude Della Godenza – sul quale presto faremo un aggiornamento pubblico ma che per ora possiamo definire in linea con le attese di realizzazione e conclusione (fissate per il 2026 massimo primi mesi del 2027 ndr)».
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