Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#adessonews
Affitto Immobili
Agevolazioni - Finanziamenti
Aste Abruzzo
Aste Basilicata
Aste Calabria
Aste Campania
Aste Emilia Romagna
Aste Friuli Venezia Giulia
Aste Italia
Aste Lazio
Aste Liguria
Aste Lombardia
Aste Marche
Aste Molise
Aste Piemonte
Aste Puglia
Aste Sardegna
Aste Sicilia
Aste Toscana
Aste Trentino Alto Adige
Aste Umbria
Aste Valle d'Aosta
Aste Veneto
Auto - Moto
bed & breakfast
Immobili
Olbia: finisce all’asta il Lira, mercantile fantasma abbandonato dal 2019 #finsubito richiedi mutuo fino 100%


Quasi cento metri di lunghezza, 2mila tonnellate di stazza, di fatto abbandonato dall’armatore nel dicembre del 2019. Da cinque anni il mercantile Lira si trova, in completo degrado, nel molo 1 bis del porto di Olbia. Il cargo costituisce un problema anche dal punto di vista ambientale, perché l’armatore, un operatore marittimo turco, si disinteressa completamente della nave.

Il mercantile Lira venne lasciato in balia del mare, insieme a una decina di marinai dell’equipaggio, davanti a Ustica e privo di carburante e in avaria, arrivò spinto dalle correnti sino alla costa del nord Sardegna. I rimorchiatori della Direzione marittima di Olbia lo trainarono in porto, evitando il disastro. Ora il Tribunale di Tempio ha messo all’asta il cargo, dando ragione ai marinai del Lira che chiedono di essere risarciti. Sono stati abbandonati a Olbia dal dicembre 2019 al settembre 2020.

E non basta, perché il cargo fantasma sta creando problemi anche alla Autorità portuale regionale. Il Lira occupa indebitamente un molo dell’Isola Bianca senza che sia stato mai pagato un centesimo dall’armatore, si parla di un debito di mezzo milione di euro. E poi c’è il rischio ambientale del quale l’armatore, ammesso che esista, si disinteressa completamente. Negli atti della causa civile in corso a Tempio si legge che “Si può quasi certamente avviare un fenomeno di corrosione a causa delle correnti galvaniche e si denotano già un lieve abbassamento di 20 centimetri del piano di galleggiamento e possiibili infiltrazioni di acque meteoriche dalla coperta che, a causa del deterioramento, non garantisce più la tenuta stagna degli ambienti comunicanti con la parte interna della nave”. 

© Riproduzione riservata



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Finanziamo strutture per affitti brevi

Gestiamo strutture per affitto breve

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

 

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Cessione crediti fiscali

procedure celeri

Carta di credito con fido

Procedura celere

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui

La rete #dessonews è un aggregatore di news e replica gli articoli senza fini di lucro ma con finalità di critica, discussione od insegnamento,

come previsto dall’art. 70 legge sul diritto d’autore e art. 41 della costituzione Italiana. Al termine di ciascun articolo è indicata la provenienza dell’articolo.

Il presente sito contiene link ad altri siti Internet, che non sono sotto il controllo di #adessonews; la pubblicazione dei suddetti link sul presente sito non comporta l’approvazione o l’avallo da parte di #adessonews dei relativi siti e dei loro contenuti; né implica alcuna forma di garanzia da parte di quest’ultima.

L’utente, quindi, riconosce che #adessonews non è responsabile, a titolo meramente esemplificativo, della veridicità, correttezza, completezza, del rispetto dei diritti di proprietà intellettuale e/o industriale, della legalità e/o di alcun altro aspetto dei suddetti siti Internet, né risponde della loro eventuale contrarietà all’ordine pubblico, al buon costume e/o comunque alla morale. #adessonews, pertanto, non si assume alcuna responsabilità per i link ad altri siti Internet e/o per i contenuti presenti sul sito e/o nei suddetti siti.

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui