L’anno scorso BNP Paribas Fortis ha rinnovato la sua offerta di conti correnti, sia per i clienti esistenti che per i clienti rilevati da bpost Banque. Dal 22 gennaio 2024 tutti i clienti di bpost sono passati alla banca belga del gruppo BNP Paribas.
L’operazione ha rappresentato il pretesto per rinnovare radicalmente l’offerta. Per far familiarizzare al meglio con i suoi servizi, BNP Paribas Fortis ha proposto un pacchetto, con o senza opzioni aggiuntive, per adattarlo il più possibile alle abitudini del cliente.
Tra queste opzioni troviamo, ad esempio, una carta di pagamento supplementare, una carta di credito, un’assicurazione sul conto.
Tutto questo è stato offerto gratuitamente nel 2024.
Ma dal 1° gennaio 2025 questi servizi diventeranno a pagamento. I clienti di BNP Paribas Fortis sono così chiamati a verificare il loro reale di tali servizi aggiuntivi e, in caso affermativo, verificare tramite un comparatore se esiste o meno un’alternativa più economica.
Ad esempio, l’opzione ’Operazioni manuali illimitate’ costa 5 euro al mese. Oppure le coppie che hanno un conto intestato singolarmente e un conto cointestato all’interno dello stesso ’Easy Guide Pack’ pagheranno 2 euro al mese a partire dal prossimo anno.
Se il cliente, però, non trova quel che cerca in questi pacchetti, può optare per un conto corrente universale, le cui caratteristiche sono delineate all’interno di un Protocollo che Febelfin (organizzazione no-profit che opera nel settore finanziario belga) ha concordato con il governo. Molte grandi banche del Belgio, come Argenta, Belfius, ING e KBC, lo offrono proprio come BNP Paribas Fortis.
Il Protocollo specifica quali requisiti deve soddisfare il conto corrente: un costo di massimo 5 euro al mese per un conto, con un massimo di due carte, con cui può prelevare denaro, effettuare pagamenti e disporre addebiti diretti.
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La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
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