Vantaggi per i mutuatari in uno scenario di tassi Bce in calo: coma cambia la rata per un mutuo da 100.000 euro? Dopo il taglio dei tassi di interesse di 25 punti base da parte della Banca Centrale europea – il terzo del 2024 dopo quello di giugno e settembre – la rata del mutuo sta iniziando a calare, con un risparmio mensile significativo che potrebbe arrivare a circa 100 euro entro la fine del 2025, secondo le stime di Codacons. Ma ci sono anche altre buone notizie.
Con l’inflazione che si sta muovendo in direzione dell’obiettivo del 2%, la Bce potrebbe portare il tasso sui depositi al 2,5% entro marzo 2025, dal 3,25% attuale. Ipotizzando almeno altre tre riduzioni di 25 punti base a dicembre, gennaio e marzo, facciamo una simulazione di quanto si risparmia per un mutuo da 100.000 euro a seconda delle diverse tipologie di mutuo e della durata residua.
Quanto si risparmia per un mutuo a 30 anni
Per capire quanto si può risparmiare su un mutuo a 30 anni di 100.000 euro, calcoliamo il totale degli interessi da pagare per tutta la durata del finanziamento. Attraverso una simulazione del piano di ammortamento, calcoliamo il costo totale del mutuo al variare dei tassi di interesse Bce.
Il calcolo si basa sul tasso variabile, composto dall’Euribor a 3 mesi più uno spread bancario dello 0,30%:
Tasso di rifinanziamento Bce | Tasso Euribor 3m | Interessi totali su un mutuo di 100.000€ |
---|---|---|
4,50% | 3,85% | 75.000€ |
3,40% | 3,10% | 59.500€ |
2,65% | 2,60% | 49.800€ |
Un mutuo a 30 anni di 100.000 euro aperto all’inizio dell’anno sarebbe costato 75.000 euro in termini di interessi complessivi, ipotizzando un Euribor stabile per tutta la durata (al 3,85%). Aprendo oggi lo stesso mutuo con un Euribor a 3 mesi al 3,10% circa e immaginando che rimanga costante per 30 anni, il costo degli interessi scenderebbe a 59.500 euro, con un risparmio del 20,6%. Se nel 2025 l’Euribor scenderà al 2,60%, la rata mensile diminuirebbe di circa 100 euro, riducendo gli interessi complessivi a 49.800 euro circa, con un risparmio del 16,3% rispetto al tasso attuale e del 33,6% rispetto a un mutuo aperto a inizio anno.
Quanto si risparmia per un mutuo a 20 anni
Accorciando la durata del mutuo a 20 anni, l’impatto positivo del taglio dei tassi Bce diminuisce, perché l’ammortamento del capitale avviene in tempo minore e il numero delle rate su cui si applicano i tassi più bassi è inferiore. Si riduce dunque il risparmio complessivo sugli interessi.
Tasso di rifinanziamento Bce | Tasso Euribor 3m | Interessi totali su un mutuo di 100.000€ |
---|---|---|
4,50% | 3,85% | 47.340€ |
3,40% | 3,10% | 37.960€ |
2,65% | 2,60% | 31.900€ |
Attualmente, un mutuo a 20 anni di 100.000 euro costa complessivamente 37.960 euro di interessi, quindi il mutuatario deve restituire alla banca 137.960 euro, con un risparmio del 19,8% sull’intero finanziamento rispetto allo scenario di inizio anno. La prospettiva di ulteriori tagli ai tassi di interesse Bce – verso un tasso sui depositi del 2,50% e un tasso di rifinanziamento del 2,65% – potrebbe portare a un risparmio del 16% sugli interessi complessivi del mutuo.
Quanto si risparmia per un mutuo a 15 anni
Infine, calcoliamo quanto si risparmia per un mutuo a 15 anni per un importo di 100.000 euro, sempre considerando un tasso variabile legato all’Euribor a 3 mesi con spread dello 0,30%.
Tasso di rifinanziamento Bce | Tasso Euribor 3m | Interessi totali su un mutuo di 100.000€ |
---|---|---|
4,50% | 3,85% | 34.501€ |
3,40% | 3,10% | 27.797€ |
2,65% | 2,60% | 23.441€ |
Il costo complessivo di un mutuo a 15 anni con i tassi attuali è di 27.797 euro, inferiore del 19,4% rispetto alla spesa per interessi di inizio anno. In uno scenario di tassi più bassi nel 2025, si può ipotizzare un ulteriore risparmio del 15,6%.
Occorre precisare che la riduzione dei tassi d’interesse offre il massimo risparmio per chi ha sottoscritto un mutuo da poco, grazie alla struttura del piano di ammortamento alla francese. Con questo sistema, le prime rate sono composte prevalentemente da interessi, che rappresentano la quota maggiore rispetto al capitale. Questo significa che, quando i tassi calano, il risparmio è più elevato nelle fasi iniziali del mutuo, poiché la riduzione si applica a una porzione significativa della rata. Al contrario, verso la fine del finanziamento, quando la quota di capitale prevale sugli interessi, l’effetto del taglio dei tassi è più limitato.
Migliori mutui a ottobre
Una panoramica dei migliori mutui a tasso fisso, variabile e surroga di ottobre 2024.
Mutui a tasso fisso a 30 anni
Banca | Tasso fisso | Taeg | Rata per mutuo a 100.000€ |
---|---|---|---|
Intesa Sanpaolo | 2,55% | 2,74% | 398€ |
BPER Banca | 2,55% | 2,70% | 398€ |
Credem | 2,42% | 2,64% | 391€ |
Mutui a tasso variabile a 30 anni
Banca | Tasso variabile | Taeg | Rata per mutuo a 100.000€ |
---|---|---|---|
BBVA | 3,36% | 3,56% | 441€ |
Unicredit | 3,70% | 4% | 460€ |
ING | 3,85% | 4,02% | 463€ |
Surroga mutui a tasso fisso a 30 anni
Banca | Tasso fisso | Taeg | Rata per mutuo a 100.000€ |
Intesa Sanpaolo | 2,45% | 2,63% | 392€ |
Credit Agricole | 2,55% | 2,60% | 398€ |
Credem | 2,55% | 2,77% | 405€ |
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La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
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