Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#adessonews
Affitto Immobili
Agevolazioni - Finanziamenti
Aste Abruzzo
Aste Basilicata
Aste Calabria
Aste Campania
Aste Emilia Romagna
Aste Friuli Venezia Giulia
Aste Italia
Aste Lazio
Aste Liguria
Aste Lombardia
Aste Marche
Aste Molise
Aste Piemonte
Aste Puglia
Aste Sardegna
Aste Sicilia
Aste Toscana
Aste Trentino Alto Adige
Aste Umbria
Aste Valle d'Aosta
Aste Veneto
Auto - Moto
bed & breakfast
Immobili
Furti dalle banche dati e informazioni rivendute, anche politici nel mirino. Arresti a Milano, sospesi poliziotto e finanziere pugliesi #finsubito prestito immediato


Un altro caso di dossieraggio a livello nazionale. E ci sono anche alcuni pugliesi coinvolti nell’inchiesta che vede in tutto 60 persone indagate e che ieri è sfociata nell’arresto di sei persone, tra attuali ed ex appartenenti alle forze dell’ordine, hacker e consulenti informatici, destinatarie di misure cautelari nell’ambito di un’indagine condotta dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Varese e coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia della Procura di Milano insieme alla Dna. Informazioni segretissime sarebbero state rubate direttamente dalle Banche dati strategiche nazionali e poi rivendute con fini privatistici. Gli indagati sono accusati di associazione per delinquere e accesso abusivo a sistema informatico, in quattro sono finiti agli arresti domiciliari, tra cui un ex poliziotto. Per altri due, invece, sono state emesse misure interdittive. Tra gli obiettivi dei furti di dati sensibili, ci sarebbero stati anche politici e personaggi noti. Le intrusioni negli archivi e la diffusione delle notizie riservate, secondo l’ipotesi della procura, sarebbero avvenute per fini economici. Tra gli arrestati anche il “super poliziotto” Carmine Gallo. 

Gli spiati

Tra le persone «spiate», attraverso una raccolta di informazioni riservate da banche dati strategiche, figura Paolo Scaroni, ex ad di Eni e presidente del Milan. E’ quanto emerge dall’ordinanza di custodia cautelare a carico di sei persone. Nel lungo elenco di nomi, che vengono a galla dalle imputazioni sulla presunta attività di dossieraggio, e di obiettivi degli accessi abusivi illeciti dell’associazione per delinquere ci sono anche Ginevra Csillaghy Furstenberg, figlia di Virginia (anche lei ‘spiata’), la nipote di Gianni Agnelli, morta nel 2023. E ancora, tra gli altri, Giovanni Gorno Tempini, ex presidente di Fiera Milano e numero uno di Cassa Depositi e Prestiti. Anche Massimo Ponzellini, banchiere ex presidente di Bpm, tra gli obiettivi.

Il ruolo del finanziere pugliese della Dia

Per quanto riguarda Scaroni, i presunti accessi abusivi sui suoi dati sono relativi al 2022. E li avrebbe effettuati Giuliano Schiano, maresciallo della Guardia di Finanza, “in servizio presso la Sezione Operativa della Dia di Lecce“, destinatario di un’interdittiva di sospensione dall’attività, sulla base della misura cautelare del gip. Interdittiva applicata dal giudice anche a Marco Malerba, originario di Brindisi, poliziotto che era in servizio al commissiariato di Rho-Pero, nel Milanese. Schiano avrebbe prelevato i dati di Scaroni dalla “Banca Dati Sdi del Ministero dell’Interno” e dalla “Banca Dati Punto Fisco dell’Agenzia delle Entrate”. Avrebbe agito per soldi su richiesta di Giulio Cornelli, “tecnico” della presunta banda, che “gestiva l’apparato informatico-telematico del gruppo” e ora ai domiciliari. E avrebbe, poi, trasmesso con “strumenti di comunicazione anche criptati” le informazioni “illecitamente esfiltrate dalle Banche Dati”. In sostanza, secondo i pm, Enrico Pazzali, il proprietario della società di investigazioni Equalize, indagato, “chiedeva” a Carmine Gallo, l’ex poliziotto arrestato, “l’abusiva acquisizione dei dati”. Poi, Nunzio Calamucci, anche lui uno degli arrestati, “chiedeva a Cornelli di estrapolare” quelle informazioni e quest’ultimo lo faceva attraverso Schiano. Questo il meccanismo descritto nelle imputazioni.

Hacker, Nordio e l’allarme cybersicurezza

Le banche dati
Come ha spiegato il procuratore di Milano Marcello Viola in una nota diffusa a sua firma, le informazioni sarebbero state rubate da banche dati come Sdi delle forze dell’ordine, Serpico, utilizzata dall’Agenzia delle entrate, Inps, Anpr (Anagrafe nazionale della popolazione residente) e Siva (Sistema informatico valutario). Si tratterebbe di un’attività che veniva svolta prevalentemente su commissione da parte di veri e propri clienti, durante la quale gli arrestati avrebbero ricercato informazioni di qualunque tipo – da quelle bancarie a quelle giudiziarie, fiscali o sanitarie – estrapolandole e diffondendole a pagamento a chi le aveva richieste. Nella giornata di ieri, sono state eseguite decina di perquisizioni in Italia e all’estero e, oltre agli arresti, il giudice per le indagini preliminari di Milano ha disposto anche il sequestro di alcune società.

Gli accertamenti
Un’inchiesta, quella coordinata dal sostituto procuratore di Francesco De Tommasi della Dda di Milano – guidata dal procuratore Marcello Viola – e dal pm della Dna Antonio Ardituro, che nascerebbe da una precedente indagine milanese sulla criminalità organizzata, che avrebbe portato a scoprire il furto di informazioni – definite dalla Procura «sensibili e segrete» – dalle banche dati per «finalità di profitto economico e di altra natura».

Le accuse
Al momento, tuttavia, agli indagati non vengono contestate al momento condotte di agevolazione delle mafie. L’indagine ricorda tanto il noto caso di presunto dossieraggio su cui ha indagato la Procura di Perugia e per la quale sono stati iscritti nel registro degli indagati il tenente Pasquale Striano e l’ex pm della Dna Antonio Laudati e che arriva soltanto poche settimane dopo quella di Bari su accessi abusive a banche dati. In quest’ultimo caso erano stati spiati i conti correnti della premier Giorgia Meloni, del presidente del Senato Ignazio La Russa e dei ministri Crosetto e Santanchè.

Gestione Bed & Breakfasts

Finanziamenti Bed & Breakfasts





Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link 

Informativa sui diritti di autore

La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni:  la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.

Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?

Clicca qui

 

 

 

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Informativa sui diritti di autore

La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni:  la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.

Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?

Clicca qui

 

 

 

Conto e carta difficile da pignorare

Proteggi i tuoi risparmi

Mutuo 100% per acquisto in asta

assistenza e consulenza per acquisto immobili in asta

Consulenza fiscale

Consulenza del lavoro

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui

La rete #dessonews è un aggregatore di news e replica gli articoli senza fini di lucro ma con finalità di critica, discussione od insegnamento,

come previsto dall’art. 70 legge sul diritto d’autore e art. 41 della costituzione Italiana. Al termine di ciascun articolo è indicata la provenienza dell’articolo.

Il presente sito contiene link ad altri siti Internet, che non sono sotto il controllo di #adessonews; la pubblicazione dei suddetti link sul presente sito non comporta l’approvazione o l’avallo da parte di #adessonews dei relativi siti e dei loro contenuti; né implica alcuna forma di garanzia da parte di quest’ultima.

L’utente, quindi, riconosce che #adessonews non è responsabile, a titolo meramente esemplificativo, della veridicità, correttezza, completezza, del rispetto dei diritti di proprietà intellettuale e/o industriale, della legalità e/o di alcun altro aspetto dei suddetti siti Internet, né risponde della loro eventuale contrarietà all’ordine pubblico, al buon costume e/o comunque alla morale. #adessonews, pertanto, non si assume alcuna responsabilità per i link ad altri siti Internet e/o per i contenuti presenti sul sito e/o nei suddetti siti.

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui