Sassari Palazzo Ducale ha preso gusto agli eventi di un certo livello e cerca ora il modo per ripetere il successo del San Silvestro in compagnia di Nek e Renga. A meno di mezz’ora di auto, invece, Alghero va avanti come un rullo compressore col suo Cap d’Any e prepara tre giorni di alto livello, forte di una tradizione inventata proprio alla Riviera del Corallo. Capodanno non è poi così lontano e a Sassari si destreggiano fra idee, contributi e anche costrizioni.
Una su tutte è quella che, se il Capodanno dev’essere un unico grande evento al centro della città capace di coinvolgere persone di tutte le età, la location non può che essere quella di piazza d’Italia. Dove, però, il piano sicurezza non può sforare la cifra delle 10mila persone creando un doppio sbarramento: uno è quello del richiamo dei protagonisti, perché, per fare un esempio, Nek e Renga vanno bene ma se pensi a Ligabue o Mengoni (restando allo scorso anno) arriveranno ben più di 10mila persone; l’altro è che i contributi della Regione arrivano solo dai 10mila spettatori in su e se per caso il piano sicurezza quest’anno dovesse ammetterne solo 9.500 addio soldi e anche grandi nomi.
Una margherita che a Palazzo Ducale stanno sfogliando in questi giorni, consci che in città hanno ancora il ricordo (o meglio, il terrore) dei balli di gruppo del 2022 e organizzare un evento diffuso potrebbe essere alquanto rischioso per l’amministrazione comunale. Forse è anche per questo che il bando ancora non è comparso, ma coi tempi siamo ormai agli sgoccioli e gli artisti di un certo peso rischiano di non essere più disponibili se i tempi dovessero ulteriormente allungarsi. Nella Riviera del Corallo invece siamo al rush finale.
La Fondazione Alghero ha rinnovato il cda da pochi giorni e si è messa immediatamente all’opera, tanto che ieri c’è stato un incontro con i vertici dell’amministrazione comunale. Prima ancora di arrivare a parlare dei nomi, sono stati fissati alcuni paletti: i concerti si svolgeranno nel piazzale della Pace, e come l’anno scorso la capienza non potrà superare le 19mila persone. Confermate anche le tre giornate di concerti, con il 29 e il 30 probabilmente destinati a un pubblico più giovane ma sempre con artisti di una certa rilevanza.
I nomi che hanno girato lo scorso anno sono ancora validi con l’eccezione di Jovanotti, che ha deciso di non esibirsi in piazza la notte del 31 forse anche per concentrarsi sul prossimo tour. Il 2025 potrebbe così essere salutato con la musica di Mika, popstar internazionale e qualche anno fa personaggio televisivo molto gettonato (è stato giudice a X Factor e ha avuto anche un programma tutto per sé) oppure di Tommaso Paradiso, ex frontman dei The Giornalisti che si è costruito una solida dimensione da solista. In seconda battuta ci sarebbero Elisa e i Negramaro.
Per le altre serate si parla di Salmo, Ghali, Rose Villain, Gazzelle ed Emis Killa. Anche Castelsardo sarebbe poi pronta a battere un colpo importante, forte del successo di un anno fa con l’esibizione di Mahmood. La città dei Doria, egualmente, è specialista nei grandi eventi (anche la sua Pasquetta è gettonatissima) e può contare anche sul fascino del borgo e dei fuochi d’artificio che a mezzanotte illuminano il castello.
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