Nell’ambito di attività di indagine coordinate dalla Procura Distrettuale della Repubblica etnea, i Finanzieri del Comando Provinciale di Catania hanno eseguito un’ordinanza del Giudice per le indagini preliminari presso il locale Tribunale con cui sono state disposte misure cautelari personali nei confronti di 5 persone, ritenute responsabili, a vario titolo e in concorso, dei reati di produzione, traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti, aggravati per tre di essi, dalla transnazionalità della condotta delittuosa.
L’odierna operazione, svolta da unità specializzate del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Catania– Gruppo Operativo Antidroga del G.I.C.O., fa seguito all’esecuzione dei provvedimenti cautelari personali e reali del 26 settembre u.s., disposte dal medesimo G.I.P. nei confronti di 9 soggetti appartenenti a due diverse associazioni criminali.
In tale contesto, le indagini delle Fiamme Gialle etnee, sviluppate anche mediante attività tecniche, acquisizione di dati e notizie tramite banche dati in uso al Corpo, servizi di osservazione e riscontro, hanno consentito, nell’attuale fase in cui non si è ancora instaurato il contraddittorio con le parti, di ricostruire la struttura dei due gruppi criminali e le modalità operative utilizzate per l’importazione dalla Spagna verso il territorio nazionale e l’isola di Malta di sostanze stupefacenti e psicotrope nonché per la successiva vendita al dettaglio nelle locali piazze di spaccio.
Nello specifico, il primo sodalizio è risultato operativo nell’hinterland etneo e nella provincia di Siracusa, ma con propaggini transnazionali, occupandosi direttamente dell’approvvigionamento, anche mediante importazione dalla penisola iberica, di stupefacente del tipo cocaina, hashish e marijuana, effettuandone i relativi trasporti sia verso l’Italia che verso Malta.
Il secondo gruppo criminale avrebbe sfruttato la capacità dell’altra compagine criminale di movimentazione di importanti quantitativi di stupefacente per occuparsi della gestione della vendita al dettaglio del narcotico nelle locali piazze di spaccio della provincia etnea e aretusea.
In questo frangente, è emerso il coinvolgimento di ulteriori indagati, attuali destinatari di misura cautelare, i quali sono stati preliminarmente sottoposti ad interrogatorio dinanzi al medesimo G.I.P. in ossequio alle recentissime novità legislative introdotte dalla riforma c.d. “Nordio” per il vaglio della loro posizione, non essendo risultati intranei alle citate organizzazioni criminali.
In particolare, sarebbero emerse le figure di:
• un soggetto del 1999, figlio di un esponente di spicco del clan “CAPPELLO-BONACCORSI”, il quale,
insieme ad altra persona condannata per appartenenza al citato clan, avrebbe partecipato come investitore alla spedizione dalla Spagna di un carico di 80 kg di stupefacente, ordinandone una parte per la successiva autonoma rivendita;
• due indagati (cl. 1987 e 1988) che, in concorso con affiliati ai sodalizi in parola, già attinti da custodia cautelare in carcere il 26 settembre u.s., avrebbero provveduto a trasportare da Catania a Siracusa circa mezzo chilo di cocaina per poi cederla ad un acquirente, salvo provvedere successivamente alla sostituzione con pari quantità della medesima sostanza a seguito delle lamentele ricevute in ordine alla qualità del narcotico;
• ulteriori due persone (cl. 1978 e 1990) che, in concorso tra loro, avrebbero effettuato un trasporto dalla Spagna di circa 6 kg di marijuana e 5 kg di hashish.
Sulla scorta delle evidenze indiziarie acquisite e di quanto emerso in sede di interrogatorio, il G.I.P. presso il locale Tribunale ha dunque ritenuto sussistenti le esigenze cautelari a carico dei suddetti ulteriori 5 indagati in relazione agli episodi delittuosi ricostruiti nel corso delle investigazioni, disponendo:
• la custodia cautelare in carcere per tre di essi;
• rispettivamente, gli arresti domiciliari e la misura interdittiva dell’obbligo di dimora accompagnata anche dall’obbligo di presentazione alla p.g. per gli altri due soggetti.
Nel complesso, l’operazione ha riguardato 21 indagati, di cui 14 destinatari di provvedimenti cautelari personali (12 in carcere, 1 agli arresti domiciliari e 1 obbligo di dimora e di presentazione alla p.g.).
È stato inoltre eseguito il sequestro preventivo, anche per equivalente, di disponibilità finanziarie e altre utilità nella disponibilità e/o di proprietà dei principali soggetti coinvolti fino alla concorrenza della somma di 485.000 euro, corrispondente al profitto derivante dal traffico di sostanze stupefacenti.
L’attività investigativa si colloca nel più ampio quadro delle attività poste in essere svolte da questa Procura e dalla Guardia di finanza di Catania volte al contrasto del traffico organizzato e dello spaccio di sostanze stupefacenti, a tutela della cittadinanza e, in particolar modo, delle fasce più deboli della popolazione.
E’ possibile scaricare sul portale Sala Stampa il comunicato della Procura di Catania.
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