F. Bert.
24 ottobre 2024 19:00
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Un’autentica emergenza. Dal tredicesimo rapporto di monitoraggio sulla condizione abitativa “Abitare in Toscana”, curato dalla Regione insieme ad Anci e Irpet e presentato nell’auditorium di Sant’Apollonia a Firenze, emerge un quadro preoccupante che fotografa il dramma casa che sta attraversando il territorio.
Stando al rapporto, infatti, in Toscana gli acquisti di case con mutuo sono letteralmente crollati toccano il -30,9 per cento rispetto al 2022 mentre le transazioni immobiliari hanno registrato un -13,9 per cento. Al contempo i contratti di affitto nel 2023 segnano un +0,3 per cento comprendendo però anche quelli commerciali – in aumento mentre diminuiscono quelli ad uso abitativo – e spicca il vertiginoso balzo degli sfratti: +163 per cento. Le richieste di esecuzione sono state ben 8604 a fronte di circa 2500 effettivamente emessi. E tutto questo mentre il fondo sociale per l’affitto non è stato rifinanziato dal governo nel 2023.
“Il contributo in conto affitti – spiega l’assessora alle politiche sociali regionali Serena Spinelli – consentiva a circa 20mila famiglie di non scivolare in condizioni di morosità ma è stato definanziato dal governo. Quindi da due anni a questa parte non esiste più. Così come il fondo per la morosità incolpevole. E come Regione non abbiamo uno strumento diretto per incidere sugli affitti privati, quel supporto è venuto meno. Stiamo facendo coi fondi regionali, nel 2024 abbiamo messo 10 milioni di euro sugli alloggi di risulta, ma ci vorrebbero fondi dallo stato”.
Più di 400 gli alloggi di edilizia popolare consegnati dalla Regione anche se “circa 16mila sono in graduatoria e in attesa di una casa – sottolinea Spinelli – mentre su tutto il territorio si dispone di circa 50mila alloggi. Spicca che un 4 per cento della popolazione toscana dove i costi per la casa gravano del 40 per cento sul reddito. E c’è un aumento dell’invecchiamento della popolazione del 22,3 per cento rispetto al 2020 che impone una risposta diversa”.
Preoccupata della situazione e del taglio prospettato dallo schema della legge di bilancio del governo al fondo destinato agli investimenti dei Comuni, ma anche la compressione delle risorse per la messa in sicurezza di scuole e strade, la presidente di Anci Toscana, Susanna Cenni.
“Ho visto le prime schede ieri della manovra, mi preoccupano moltissimo – sentenzia la sindaca di Poggibonsi – confido che anche questa volta ci sia questa capacità di tutti i sindaci di rispondere a questa scelta che considero sciagurata. Quando si taglia sulla spesa corrente, sui servizi e sulle prospettive future, si taglia il futuro delle nostre città. Non possiamo chiedere ancora uno sforzo, un sacrificio alle amministrazioni comunali perché se facciamo questo, lo chiediamo direttamente ai bisogni dei cittadini”.
Decine di appartamenti occupati nello stesso stabile / FOTO
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