Sette milioni di euro per interventi di «manutenzione e potenziamento» della rete ferroviaria della Sardegna. È la quota assegnata all’Isola da Rfi, Rete Ferroviaria Italiana, che ha indetto una gara «da circa 1,3 miliardi di euro», recita il comunicato, «per l’esecuzione di un programma di interventi di manutenzione sistematica dell’armamento ferroviario su tutto il territorio nazionale, di cui», appunto, «circa 7 milioni destinati a interventi sulla rete ferroviaria della Sardegna». Briciole. Gli interventi, «diffusi su tutto il territorio regionale, consisteranno nel rinnovo di binari, traverse e massicciate oltre alla sostituzione degli scambi».
Il tracciato antico
«Un contributo irrisorio», avverte Arnaldo Boeddu, segretario regionale della Filt Cgil.Alessandro Russu, sindacalista della Cisl con delega al trasporto locale e Rfi. «Si tratta di fondi del Pnrr già stanziati con un accordo quadro Stato-Regione. Il punto è che in Sardegna non abbiamo l’alta velocità, che si accaparra la gran parte dei finanziamenti».
Oggi si viaggia sui Pendolini, Blues e Swing, ma per arrivare da Cagliari a Sassari (velocità media 80 chilometri all’ora) servono ancora poco meno di tre ore; ben quattro se si vuole andare a Olbia. Per non parlare della tratta Macomer-Nuoro, 57 chilometri a una velocità media di 40 all’ora: un viaggio di un’ora e ventidue minuti. Tempi che, rispetto a quelli di un’auto, non sono per nulla competitivi.
Piera Serusi
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