Banca Progetto è stata sottoposta ad amministrazione giudiziaria dalla Guardia di finanza su delega del tribunale di Milano – Sezione autonoma misure di prevenzione. L’inchiesta della Dda “ha accertato come diverse società indirettamente gestite da soggetti contigui a esponenti della cosiddetta matrice ‘ndranghetista, hanno beneficiato negli anni di finanziamenti erogati dall’istituto di credito con assistenza di garanzie statali previste dal Fondo centrale di garanzia a favore delle pmi del Mediocredito centrale accedendo così ad aiuti di stato a sostegno dell’economia” durante l’emergenza Covid o dopo l’aggressione della Russia all’Ucraina. L’intermediario, si legge nella nota della procura, “ha erogato finanziamenti assistiti da garanzia statale in favore di società pienamente inserite all’interno di dinamiche criminali” agevolando la locale di ‘ndrangheta di Legnano-Lonate Pozzolo (Varese).
Sempre secondo la nota, l’istituto di credito avrebbe finanziato con 10 milioni di euro nel 2019-2023 nove imprese di due imprenditori nell’orbita della ‘ndrangheta lombarda, la Direzione distrettuale antimafia della Procura di Milano ha chiesto e ottenuto giovedì 24 ottobre dall’apposita sezione del Tribunale di Milano la misura di prevenzione della «amministrazione giudiziaria» dell’istituto di credito, specializzato in servizi alle piccole e medie imprese attraverso finanziamenti a medio-lungo termine.
Banca Progetto, nata nel 2015 dal riassetto di Banca popolare lecchese e guidata dall’amministratore delegato Paolo Fiorentino (ex ad di Banca Carige) e presieduto da Massimo Capuano (ex ad di Borsa Italiana), ha chiuso il 2023 con un portafoglio di impieghi di 7 miliardi di euro e con 72 milioni di euro di utile netto. Nonostante le performance, la banca ha visto solo un mese fa un cambio di proporietà dove il fondo Oaktree, tra i vari interessi è anche proprietario dell’Inter, dopo aver abbandonato il progetto di quotazione della banca in Borsa, ha ceduto per 600 milioni di euro l’istituto al fondo newyorkese di investimenti Centerbridge (gestore di 32 miliardi di dollari) tramite il veicolo lussemburghese Bpl HoldCo. E’ la prima volta che una banca di queste dimensioni viene «commissariata» dai magistrati, ma bisogna dire chiaramente che non si tratta di un sequestro della banca, che non è penalmente indagata e non ha dirigenti indagati. I pm Silvia Bonardi e Paolo Storari utilizzano invece un istituto giuridico sinora usato su altri reati-presupposto (il caporalato e l’evasione fiscale) e in altri settori (la logistica, la grande distribuzione, l’alta moda, la vigilanza privata).
L’azione del tribunale di oggi arriva dopo che, nel marzo 2023, la Banca d’Italia aveva sanzionato l’istituto con una multa da 100.
000 euro ed espresso un giudizio “parzialmente sfavorevole in ragione di un assetto organizzativo non idoneo a presidiare i rischi (di credito, operativi e di compliance) conseguenti alla repentina crescita degli attivi della banca”, con “particolare riguardo alle carenze riscontrate nella classificazione delle controparti” beneficiate dai fidi. Un anno dopo, a marzo 2024, Bankitalia aveva nuovamente invitato Banca Progetto ad attuare con urgenza i correttivi antiriciclaggio che in precedenza le erano stati indicati.
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