Sassari, 22 ottobre 2024 – La Dinamo Sassari resta imbattuta nel Gruppo D di FIBA Europe Cup e lo fa schiantando il Dnipro. Sfida che in realtà non c’è mai stata, perché i sardi non hanno dovuto neanche sudare per portare a casa una vittoria per 94-62 mai in discussione fin dalla palla a due, contro una squadra ucraina di livello veramente troppo basso.
La terza vittoria nel girone, dopo quelle contro Sporting e Anwil, che consolidano il primato e già fra 48 ore sarà tempo di riscendere in campo, sempre al PalaSerradimigni, contro gli stessi avversari che a causa del conflitto che flagella il proprio paese, ha chiesto e ottenuto da sassaresi di poter restare sull’isola, allenarsi in loco e giocare la partita di ritorno nella stessa settimana.
Un doppio impegno che le sole squadre di Eurolega sono abituate ad avere, con le loro rose chilometriche, ma non la Dinamo di coach Nenad Markovic, che da bravo alchimista ha fatto ruotare tutti e 12 i membri della panchina, aiutato anche da un avversario tutt’altro che irresistibile.
Un Banco di Sardegna che dopo la brutta sconfitta di Brescia, addolcita solo in parte dalla tardiva rimonta finale che poteva scrivere anche un altro epilogo, torna perciò a correre in Europa, cosa che negli ultimi anni è sempre restato un tabù per i biancoblu, o meglio i biancoverdi di coppa.
Lo fa contro un Dnipro troppo inferiore per mettere in apprensione i sardi, che giocano una gara solida, risparmiando per gran parte del tempo i titolari e dando la possibilità al resto della panchina di mettersi in luce, panchina che a fine gara avrà segnato ben 66 punti dei 94 totali.
Ecco spiegato il grande exploit di Giovanni Veronesi, MVP di serata con 23 punti segnati, 5/12 dall’arco (41%), l’ex Piacenza ha avuto spazio e tanti minuti per dimostrare di poter entrare in pianta stabile nelle rotazioni di Markovic.
Così come il rientrante Matteo Tambone, assente a Brescia per un’influenza, con la solita gara di grande sostanza e capace di mettere a referto ben 13 punti. In doppia cifra come i due centri Nate Renfro e Miralem Halilovic, rispettivamente 10 e 11 punti: ma se il bosniaco non sorprende, sfiorando persino la doppia doppia nei pochi minuti in campo, per l’americano è un altro mattoncino importante per la sua crescita, dopo il negativo avvio di stagione.
Una vittoria mai in discussione per la Dinamo, capace di mettere le cose in chiaro nei primissimi minuti, con titolari Bendzius e Sokolowski capaci di piazzare il primo importante parziale di 10-0. Capito che sarà una serata tranquilla, il coach sassarese amplia le rotazioni già nel primo periodo.
Il Dnipro, però, no molla e ha un moto d’orgoglio che gli permette di rispondere con la stessa moneta, un 10-0 che riporta il punteggio in equilibrio sul 13-12. Ma i sassaresi non si scompongono e con gli italiani Veronesi e Tambone tornano ad allungare e il primo quarto si chiude sul 28-17.
Sassari resta a forte trazione italiana anche nella seconda frazione e questa volta la forbice diventa più larga, con il solito Tambone che firma il +20. Di fatto la sfida è già terminata, con gli avversari che in attacco non sanno che pesci prendere e in difesa hanno delle amnesie difficile da giustificare.
Si va negli spogliatoi sul punteggio di 53-30.
Il secondo tempo è un lungo, lunghissimo, garbage time con Markovic che torna a rimettere in campo Justin Bibbins, anche per dargli la possibilità di mettere altri minuti nelle gambe e soprattutto nuove certezze nella testa, e proprio l’americano firma il massimo vantaggio sul +33. Il terzo periodo scivola così placido sul 78-47.
Nell’ultima frazione la musica non cambia e la Dinamo con i giovanissimi Trucchetti e Vincini in campo, mette in cassaforte la vittoria, con la sirena finale che recita 94-62.
La Dinamo Sassari continua a correre nel proprio girone ed è chiamata a farlo anche giovedì, sempre contro il modesto Dnipro e sempre tra le mura amiche, per consolidare un primato che poi bisognerà difendere ad inizio novembre in Polonia contro l’Anwil Wloclawek, quella sì gara tutt’altro che facile e decisiva per il passaggio del turno diretto.
Ma prima di allora bisognerà tenere la barra dritta, non sbagliare con gli ucraini, ma con la testa già focalizzata a domenica prossima sempre al PalaSerradimigni contro la capolista Trento, ancora imbattuta in LBA e una delle grandi sorprese di questo inizio di stagione.
Una sfida difficilissima, da non sbagliare per tornare a correre anche in Italia.
Dinamo Banco di Sardegna Sassari – BC Dnipro 94-62
Parziali: 28-17; 25-13; 25-17; 16-15.
Progressione: 28-17; 53-30; 78-47; 94-62.
Sala Stampa
La soddisfazione di Nenad Markovic a fine partita:
Nel preparare la partita e studiando gli avversari abbiamo capito che con il Dnipro ci sarebbe stato un importante divario. Per questo abbiamo affrontato il match con concretezza e con la consapevolezza di dover gestire le energie. Ci attendono due partite in tre giorni, e domenica ci attende l’importante sfida con Trento. Era importante vincere con serenità e preservare il minutaggio: per questo sono contento dell’impatto dei ragazzi della panchina che, oltre a dare respiro ai compagni, si sono ritagliati spazio.
Il rientrante Matteo Tambone ha parlato così nel post gara:
Sappiamo che domenica ci attende una partita importante contro Trento e siamo consapevoli di dover gestire energie e minutaggi in vista del doppio impegno con la sfida di giovedì. Sono contento di essere rientrato ma soprattutto sono contento della vittoria che dà morale e fiducia in vista del tour de force che ci attende.
Le Pagelle
Dinamo Banco di Sardegna Sassari
Alessandro Cappelletti 6.5: dopo un avvio di stagione complicato, inizia finalmente a carburare. Al tiro è ancora una volta singhiozzante, ma lascia andare palloni come se fosse una macchina. 7 assist in una gara in cui dirige il traffico meglio di un vigile.
Justin Bibbins 6: gioca sotto ritmo fin dall’inizio, come d’altronde sempre da inizio stagione. Capisce che la gara non richiederà un extra sforzo e si adegua al livello basso degli avversari.
Stefano Trucchetti 6: la voglia di farsi vedere è tanto, soprattutto in circostanze come queste. Troppe volte tende a strafare, ma è comprensibile, al tiro deve migliore e anche tanto.
Miralem Halilovic 7: gara chirurgica del bosniaco, il livello dell’avversario e il doppio incontro ravvicinato obbliga Markovic ad usarlo con il contagocce. Nonostante i soli 18′ sul parquet, riesce lo stesso a tenere la solita lezione in post basso, da 11 punti, 9 rimbalzi e 3 assist. Cattedratico.
Brian Fobbs s.v.: parte in quintetto, ma il Dnipro è veramente poca cosa e gli viene risparmiata l’ennesima fatica. Lui obbedisce e non allaccia neanche le scarpe nei soli 7 minuti in campo.
Matteo Tambone 7: dopo la scavigliata e il virus che l’ha costretto a saltare la trasferta di Brescia, ha dato l’ennesima dimostrazione che a questa Dinamo, Tambone, serve come l’aria per respirare. Fobbs viene tenuto a riposo per sfide più probanti e l’ex Pesaro si scatena contro i poveri ucraini. 13 punti, 8 rimbalzi, 3 assist e un +26 di plus/minus-
Giovanni Veronesi 7.5: il capitano lituano è meglio che si riposi e allora la ribalta se la prende lui. L’ex Piacenza gioca una gara d’assoluto protagonista, 23 punti luccicanti e facendo vedere di essere un discreto tiratore dall’arco, un 5/12 da tre (41.7%), cosa che potrà tornare utile nel prosieguo della stagione. MVP di serata.
Mattia Udom 6.5: sono queste le gare che lo potranno aiutare ad entrare finalmente in ritmo, dopo un primo mese in apnea, specialmente sul piano fisico. Segna un paio di triple che lo rinvigoriscono, giocando finalmente una gara positiva in fase difensiva.
Eimantas Bendzius 6: da buon capitano lascia la ribalta ai compagni che si sono messi meno in mostra finora. Ma fa in tempo a mettere la propria firma nel primo allungo, che piega definitivamente la precaria resistenza degli avversari. Omologa, come sempre, la gara con un paio di triple andate a bersaglio.
Luca Vincini 6: c’è tempo per vedere anche il giovane centro. Non spreca l’occasione, facendo vedere qualche bella giocata, specialmente come uomo assist. Forse deve crescere come cattiveria sotto le plance, ma le basi sembrano belle solide.
Michal Sokolowski 6: dopo gli incredibili ultimi minuti di Brescia, in cui segnava qualsiasi cosa gli passasse per le mani, torna ad essere quello sornione dei primi 30 minuti al PalaLeonessa. C’è da dire che l’occasione non lo richiedeva e lui è andato, fin dalla palla a due, in modalità risparmio. Ecologista.
Nate Renfro 6.5: in crescita anche il centro americano. Certo il Dnipro là sotto è poca cosa, ma si inizia ad intravedere qualcosa rispetto al Renfro inguardabile di qualche partita fa. Una cosa è certa, se non gioca con intensità, andrebbe in difficoltà con chiunque, ucraini compresi.
Giovanni Olmeo
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