Continuano a crescere le richieste per ottenere il Codice Identificativo Nazionale (CIN), necessario per tutte le strutture turistiche e gli immobili destinati a locazioni brevi a fini promozionali e pubblicitari. Tuttavia, il processo è ancora lontano dal completamento su scala nazionale, con la media delle registrazioni che si attesta poco oltre il 50%.
Secondo gli ultimi dati diffusi dal Ministero del Turismo, su un totale di 538.674 strutture registrate in Italia, sono stati rilasciati 278.278 CIN, pari al 51,66%. Una percentuale che ha spinto il governo a decidere una proroga dei termini per l’adeguamento fino al 1 gennaio 2025, per evitare l’applicazione delle sanzioni previste dalla normativa. La ministra del Turismo, Daniela Santanchè, ha spiegato che la proroga è stata concessa “per garantire una transizione più efficace e supportare le imprese in questo passaggio”.
La classifica delle regioni per percentuale di CIN rilasciati mostra un panorama disomogeneo. Questa la classifica delle regioni con la percentuale di Cin rilasciati rispetto al numero di strutture registrate:
Basilicata: 76,53% Campania: 62,41% Molise: 62,33% Trentino Alto Adige: 59,96% Valle d’Aosta: 58,97% Lazio: 58,13% Lombardia: 57,24% Sardegna: 56,54% Emilia Romagna: 54,72% Umbria: 53,99% Toscana: 52,64% Piemonte: 52,28% Calabria: 51,92% Sicilia: 50,96% Veneto: 48,47% Puglia: 45,64% Abruzzo: 45,55% Liguria: 44,15% Marche: 44,03% Friuli Venezia Giulia: 27,18% (Fonte: ministero del Turismo https://bdsr.ministeroturismo.gov.it/mappa-italia aggiornato al 22/10/2024)
Diverse le reazioni positive da parte delle associazioni di categoria. Claudio Cuomo, presidente di Aigo Confesercenti, ha dichiarato: “Apprezziamo la proroga, anche se molti operatori segnalano difficoltà dovute a problemi tecnici nell’interscambio dei dati tra banche dati regionali e quella nazionale”. Anche Federalberghi accoglie con favore il rinvio, confidando che “la proroga fino al 2025 permetta di risolvere le problematiche per le strutture in attesa a causa di errori anagrafici”.
Il presidente nazionale di Abbac, Agostino Ingenito, ha descritto il provvedimento come “un’azione di buon senso” e ha sottolineato l’importanza di tutelare gli operatori regolari e i viaggiatori. Da parte sua, Giambattista Scivoletto, fondatore di Bed-and-breakfast.it, ha lanciato un appello alle regioni affinché accelerino le operazioni, auspicando un coordinamento efficace per raggiungere l’obiettivo nei tempi stabiliti.
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