Flessione delle
assunzioni nelle province di Lucca, Massa-Carrara e Pisa per
l’ultimo trimestre del 2024, nonostante le elevate richieste di
lavoro, quasi 18mila di cui 7mila solo a ottobre. Battuta
d’arresto per l’edilizia, colpita dalla fine dei bonus, e per il
manifatturiero, alle prese con le note difficoltà; i servizi,
invece, mostrano segni di resilienza in vista delle festività.
Questo, in sintesi, quanto emerge dai dati rilevati su un
campione di oltre 2.500 imprese con dipendenti delle province di
Lucca, Massa-Carrara e Pisa dal Sistema informativo Excelsior,
indagine realizzata da Unioncamere in collaborazione con il
ministero del Lavoro ed elaborati dalla Camera di commercio
della Toscana Nord-Ovest e dall’Istituto studi e ricerche Isr.
“Le previsioni sulla domanda di lavoro per l’ultimo trimestre
dell’anno – afferma Valter Tamburini, presidente della Camera di
commercio della Toscana Nord-Ovest – indicano una fase di
cautela, legata in parte alla conclusione del ciclo positivo
delle costruzioni e alle persistenti difficoltà che il settore
industriale continua ad affrontare. Nonostante il numero
crescente di imprese che intendono assumere, la contrazione
complessiva delle assunzioni rappresenta un segnale d’allerta. È
cruciale affrontare il problema del mismatch tra domanda e
offerta di lavoro, un fenomeno che condiziona negativamente i
nostri territori”.
A livello provinciale, per quanto riguarda Lucca, nel
trimestre ottobre-dicembre 2024, il 18% delle imprese prevede
nuove assunzioni (era il 17% un anno fa). Tuttavia, il numero
complessivo registra una decisa contrazione (-9%, corrispondente
a -660 unità) rispetto al trimestre finale del 2023. Elevato, ma
in calo di quattro punti, lo scarto tra domanda e offerta di
lavoro (50%). Gli ingressi programmati dalle aziende della
provincia di Massa-Carrara raggiungono quota 2.870 (-9% pari a
280 pèrsone) sebbene la quota di aziende che assumono sia
leggermente aumentata dal 16% al 17%. Le difficoltà di
reperimento di personale si confermano al 60% del totale. Infine
Pisa dove le assunzioni programmate non superano le 8.000 unità
(-1%, corrispondente a -50 unità) rispetto al trimestre finale
del 2023, nonostante la quota di aziende che assumono sia
aumentata (20%), in calo la difficoltà di reperimento, pari al
53% delle assunzioni previste (tre punti percentuali in meno).
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