(AGENPARL) – Roma, 23 Ottobre 2024
In occasione della presentazione del “Bilancio Sociale 2023 – Le prestazioni erogate dalla bilateralità artigiana“, tenutasi oggi presso la Sala del Consiglio della Camera di Commercio di Roma, organizzato dall’Ente Bilaterale Nazionale dell’Artigianato (EBNA) e dal Fondo di Solidarietà Bilaterale per l’Artigianato (FSBA), l’Agenparl ha intervistato Stefano Di Niola, Direttore dell’Ente Bilaterale Nazionale dell’Artigianato (EBNA) e del Fondo di Solidarietà Bilaterale per l’Artigianato (FSBA).
“Oggi presentiamo il nostro bilancio sociale. Il bilancio sociale è il primo che viene presentato dal nostro sistema. È un bilancio sociale che riguarda EBNA, quindi il nostro ente bilaterale nazionale dell’artigianato, che è il pivot di un sistema articolato di enti bilaterali regionali e delle due province autonome di Trento e Bolzano che erogano prestazioni di welfare in favore e in sostegno dei lavoratori, ma anche prestazioni per lo sviluppo e per il sostegno delle imprese. FSBA, invece, è il nostro fondo di solidarietà bilaterale. È un fondo che può essere paragonato a quella che è normalmente conosciuta come la Cassa integrazione per i dipendenti. In questo caso i dipendenti delle imprese artigiane. Questo strumento nel corso degli anni è riuscito ad evitare i licenziamenti, perché grazie al sostegno al reddito che questo eroga i lavoratori rimangono all’interno delle imprese, si evita la dispersione di manodopera e si evitano licenziamenti di massa anche in periodi di grandissima crisi. Per esempio durante la pandemia, questo strumento ha erogato in 18 mesi 3.400.000.000 di euro che sono una quantità di risorse inimmaginabile per oltre 700.000 lavoratori a sostegno di circa 220.000 imprese. Per fortuna la pandemia è finita e il FSBA è tornato alle sue condizioni normali: circa 70milioni di euro di erogazioni. Per gli anni avvenire prevediamo ancora di rafforzare questo strumento di sostegno al reddito attraverso meccanismi che siano sempre più utili ai lavoratori per rimanere all’interno delle imprese e alle imprese per evitare i licenziamenti con delle decisioni che saranno poi successivamente prese dalle parti sociali. Il bilancio sociale di oggi quindi è il momento grazie al quale riusciremo a fare il punto della situazione raccontando ciò che è stato ma anche per avere una prospettiva e allargare il nostro orizzonte sugli anni avvenire. Questi strumenti complessivamente sono strumenti di welfare e che servono anche a completare il trattamento previsto dai contratti collettivi nazionali di lavoro in favore dei lavoratori. Sono degli strumenti di natura pattizia voluti dalle organizzazioni datoriali, come Confartigianato Imprese, CNA, Casartigiani, CLAAI, CGIL, CISL e UIL, quindi la completa e reale rappresentanza del mondo dell’artigianato dal punto di vista imprenditoriale e da quello dei lavoratori dipendenti. Quindi strumenti che, come si vede dal bilancio sociale presentato, servono effettivamente perché erogano prestazioni tangibili, concrete, che aiutano davvero le persone”.
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