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Con riferimento all’istituto del Concordato Preventivo Biennale (“CPB”) per il biennio 2024/2025, il tool agevola l’individuazione del regime di tassazione più favorevole tra: la tassazione ordinaria (assenza di adesione al CPB) la tassazione in base al reddito concordato con applicazione dell’imposta sostitutiva sul maggior reddito concordarario rispetto a quello che si andrà a dichiarare sul 2023 (introdotto dal cd. “decreto correttivo”, Dlgs 108/2024).
Con un comunicato stampa del 16 ottobre 2024, la Commissione Europea informa che con il progetto Europa Creativa sosterrà circa 40 progetti per promuovere la traduzione letteraria nel 2025. Il bando Circulation of European Literary Works sostiene la circolazione transnazionale e la diversità delle opere letterarie europee attraverso la traduzione, la pubblicazione, la distribuzione e la promozione di opere letterarie di narrativa europee.
Non è cambiata la posizione del MEF rispetto alle sollecitazione (numerose) da parte dei Commercialisti di concedere una proroga del termine di adesione al CPB. Si ricorda, infatti che il Viceministro all’Economia, Maurizio Leo, in risposta alle richieste dei commercialisti – che a più riprese hanno richiesto la proroga del termine di adesione al CPB (fissato al 31/10/2024) – ha evidenziato come non sia possibile concedere tale proroga (rispetto al termine del 31/10/2024) per l’adesione al CPB, considerata la necessità di concentrarsi sull’iter di approvazione della Legge di bilancio 2025 (il DDL di bilancio 2025 è stato approvato nel CDM del 15/10/2024).
L’Agenzia delle entrate ha rilasciato tre nuove FAQ relative al CPB per quanto attiene i contribuenti in regime forfettario. In particolare è stato chiarito che possono accedere al CPB 2024 i contribuenti che: nel 2023 hanno modificato l’attività applicando un diverso coefficiente di redditività (posto che la fattispecie è presente considerazione solo come causa di esclusione si è verificatasi nel 2024) nel 2024 sono transitati dal regime forfetario a quello ordinario (posto che la causa di esclusione opera solo nel caso inverso in cui si sia transitati da un regime ordinario a quello forfettario) nel 2023 hanno incassato ricavi/compensi non superiori a . 85.000 e, contestualmente, hanno percepito redditi di lavoro dipendente/assimilato di importo superiore a . 30.000.
Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, in attuazione della Legge quadro per il Made in Italy (n. 206/2023), al fine di favorire la transizione ecologica nel settore della nautica da diporto − di concerto con i ministri dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, delle Infrastrutture e dei Trasporti e dell’Economia e delle Finanze − ha adottato il decreto interministeriale che istituisce un fondo per l’erogazione dei contributi finalizzato alla sostituzione e alla rottamazione dei motori endotermici delle imbarcazioni, alimentati da carburanti fossili, con motori elettrici, nonché l’acquisto di un eventuale pacco batterie per l’impiego e l’istallazione nelle unità da diporto. Alla misura sono destinati 3 milioni di euro per l’anno 2024.
Il ritorno della politica industriale, lo Stato stratega, il rapporto con le imprese, i settori strategici, il valore delle filiere del Made in Italy, la forza dei distretti, il ruolo economico internazionale dell’Italia. Questi sono i principali temi affrontati nel “Libro Verde Made in Italy 2030”, elaborato dal Centro Studi del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, presentato oggi alla sede del Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro.
Con la RM 49/E/2024, l’Agenzia delle Entrate ha istituiti le causali contributo per il versamento, tramite modello F24, dei contributi a favore dell’INPS da destinare ad Enti Bilaterali. Le causali contributo sono operativamente efficaci a decorrere dal 04/11/2024.
Il Consiglio di Stato, con l’ordinanza n. 8245/2024, ha rimesso alla Corte di Giustizia Ue i seguenti quesiti in materia di titolarità effettiva di un trust o di un istituto giuridico affine: se l’art. 31 par. 4 della direttiva 2015/849/Ue – laddove consente l’accesso alle informazioni sulla titolarità effettiva di un trust o di un istituto giuridico affine – sia compatibile con le norme della Carta dei diritti fondamentali (artt. 7 e 8), nonché della Convenzione europea dei diritti dell’uomo (art. 8), nella parte in cui consente l’accesso in ogni caso a qualunque persona fisica o giuridica che possa dimostrare un legittimo interesse senza precisare e delimitare la nozione stessa di legittimo interesse, ma rimettendone la definizione alla piena discrezionalità degli Stati membri, così determinando il rischio di perimetrazioni eccessivamente estese dell’ambito soggettivo di azionabilità dell’accesso, potenzialmente lesive degli evocati diritti fondamentali della persona; se le garanzie previste dall’art. 31 par. 7-bis della direttiva 2015/849/Ue, relative al diritto a un ricorso amministrativo contro una decisione che deroga (in presenza di circostanze eccezionali stabilite dal diritto nazionale) all’accesso limitato di cui al par. 4, considerate le tutele offerte dall’art. 47 (diritto a un ricorso effettivo e a un giudice imparziale) della Carta dei diritti fondamentali, nonché dall’art. 6 della CEDU, siano compatibili con gli artt. 6 e 7 del DM 55/2022, nella parte in cui conferiscono a un organo amministrativo non giurisdizionale, quale è la Camera di commercio, il potere di esprimersi determinando l’irreversibile effetto dell’ostensione dei dati e prevedendo solo in una fase successiva il diritto a un ricorso giurisdizionale azionabile dal titolare effettivo. Tali quesiti si aggiungono a quelli rimessi alla Corte di Giustizia Ue con l’ordinanza n. 8248/2024
Va notificato entro il termine di decadenza triennale l’avviso di liquidazione per l’accertamento dell’imposta di registro sul valore degli immobili rideterminato dal giudice. Se nella sentenza di condanna, però, è stata già determinata l’imposta e non serve alcun accertamento da parte dell’Agenzia delle entrate, allora il credito erariale potrà essere riscosso nell’ammontare risultante dalla sentenza nel rispetto del termine prescrizionale decennale.
Buongiorno, imprenditore individuale che gestisce negozi (vendita souvenirs), può accedere al concordato nel momento in cui nell’anno 2024 ha acquisito in affitto un nuovo negozio ed aperto un nuovo negozio rispetto al 2023. Grazie In merito al quesito posto si evidenzia che ade nella Circolare 18/2024 afferma, in particolare, che: “6.6 Cause di esclusione: Cessione di ramo d’azienda D: L’articolo 11 del decreto CPB prevede ulteriori casistiche di esclusione dal concordato.
La sanatoria (cd. ravvedimento speciale), introdotta in sede di conversione del cd. “Decreto Omnibus implicherà, nei prossimi giorni, una grossa mole di lavoro da parte degli studi di consulenza, già oberati di lavoro a causa del Concordato preventivo biennale.
Con la risposta a interpello n. 203 del 15/10/2024, l’Agenzia delle Entrate ha affrontato il caso di un’impresa che, insinuatasi in passato (ante 26/05/2021) al passivo di un fallimento, chiede se sia possibile comunicare la rinuncia unilaterale all’incasso del credito, procedendo successivamente ad emettere nota di variazione in diminuzione Iva prima della chiusura del fallimento. La risposta dell’Agenzia è negativa, sulla scorta dei concetti che seguono.
L’articolo 4 del D.lgs. n. 13/2024 ha introdotto alcune novità che riguardano la nomina dei rappresentanti fiscali in Italia, al fine di contrastare il fenomeno delle frodi in ambito Iva. Le nuove disposizioni, applicabili ai rappresentanti fiscali di soggetti non residenti per i quali ricorre l’obbligo di identificazione IVA in Italia (ex art. 17, co. 3, Dpr 633/72), non risultano ancora operative, dovendosi attendere il DM attuativo del MEF che stabilirà i criteri per il rilascio delle garanzie necessarie ed i controlli da effettuare sulle attività dei rappresentanti fiscali.
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