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Sono passati poco più di cento giorni dalla terza elezione di Massimo Zedda come sindaco di Cagliari. E il primo cittadino, nell’aula del Consiglio comunale, ha dato le sue valutazioni su come vede il capoluogo per i prossimi cinque anni: «Una città che voglia guardare al futuro deve coinvolgere, attivamente, la sua cittadinanza nella costruzione di un ambiente urbano più inclusivo e sostenibile», ha detto. «Attraente, verde e pulita, che sostiene le attività commerciali».
Fra i temi trattati quello dell’ex carcere di Buoncammino: Zedda ha riferito all’assemblea civica che chiederà l’apertura di un tavolo con la Regione. «Attraverso politiche di rigenerazione urbana», segnala, «promozione della partecipazione democratica e della comprensione interculturale, miglioramento dei servizi, delle infrastrutture e della qualità della vita. Vogliamo costruire una comunità più coesa, integrata e inclusiva».
Fra le novità previste l’apertura degli Uffici di città, ex sedi circoscrizionali, di un piano straordinario per la casa e il diritto all’abitare e dell’avvio della Consulta giovanile comunale. Per quanto riguarda lo sport, il sindaco ha ribadito due dei temi di particolare interesse come «l’individuazione delle fonti di finanziamento per il Palazzo dello Sport» e «la realizzazione del nuovo stadio a Sant’Elia, con focus sulla valorizzazione del territorio circostante».
Ma la Cagliari illustrata da Zedda nel suo programma di governo è anche città turistica. Obiettivi: crescita dell’offerta culturale, aumento delle iniziative comunali e private. Cultura, patrimonio, arte ed eventi come attrattori di turismo internazionale. Linea verde in città anche con piani per decongestionare il traffico in centro e promozione della mobilità alternativa e piste ciclabili. Come? Incentivando l’uso dei mezzi pubblici, delle biciclette e degli spostamenti a piedi per ridurre il traffico veicolare privato. Come altri temi la Tari («Riduzione per coloro che affittano a prezzi calmierati») e uno sviluppo per Pirri («Dobbiamo riprendere il dialogo interrotto negli ultimi anni»).
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