Al G7 dell’inclusione di Assisi arriva il «foulard dell’inclusione» realizzato dai ragazzi autistici di «Facciavista» #finsubito prestito immediato

Alla cena di gala per il G7 dell’inclusione in corso ad Assisi sono stati i ragazzi dell’associazione «Facciavista» di Monza a consegnare un dono-ricordo speciale a ministri e delegati. L’associazione – che sviluppa e promuove il talento artistico di ragazzi autistici o con disabilità cognitive – ha lavorato in gran segreto in questi mesi dopo aver ricevuto l’invito da parte del ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli di ideare un oggetto-ricordo dell’evento.

«Ora lo possiamo dire – spiega Matteo Perego, fondatore di Facciavista – si tratta di un raffinato foulard il cui disegno è stato realizzato dai nostri ragazzi. Il fatto che siano stati proprio loro a consegnare il dono alle autorità presenti ha reso l’evento ancora più significativo ed emozionante».
Durante la cena è stato anche esposto il grande dipinto, realizzato dagli stessi giovani di Facciavista, il cui disegno ha ispirato la creazione del foulard. Un momento simbolico e toccante, che ha messo al centro della scena il talento e la creatività dei ragazzi, sottolineando ancora una volta l’importanza dell’inclusione attraverso l’arte.

«Abbiamo celebrato il talento e la creatività dei ragazzi, a cui è stato affidato l’onore di realizzare i doni istituzionali per questo vertice – spiega Perego – il loro impegno dimostra che l’arte non deve essere considerata una semplice forma di pietas, ma un’espressione autentica di talento, indipendentemente dalle capacità cognitive o fisiche, anche in presenza di condizioni come l’autismo. È tempo di rivalutare e valorizzare l’arte nel contesto della disabilità, riconoscendo il suo potenziale come forza creativa e inclusiva per una società migliore».

Facciavista nasce sette anni fa per iniziativa di Matteo Perego e della moglie Melissa Lascala, genitori di Alessandro, 23 anni, autistico con un talento artistico affinato negli anni del liceo e oltre.

«Abbiamo un laboratorio artistico a Vedano al Lambro, presso Casa Francesco – spiega Perego – è la nostra piccola Brera. Qui i ragazzi lavorano insieme a uno psicologo, un maestro d’arte e un gruppo di educatori e producono le loro opere anche in modo collettivo. Ci rifacciamo all’idea della bottega rinascimentale e abbiamo iniziato ad invitare artisti affermati
che lavorano insieme ai ragazzi nella progettazione e nella realizzazione di una tela».

Le opere dei ragazzi sono già state esposte in luoghi prestigiosi come la Biennale d’arte alla Reggia di Monza. È proprio durante la Biennale d’arte che il ministro Locatelli ha avuto modo di ammirare le tele dei ragazzi e ha affidato loro il compito di realizzare un dono istituzionale per i partecipanti al G7.

Il nome, Facciavista, deriva dal loro primo lavoro: una serie di ritratti di personaggi celebri e quindi già noti, ma anche un lungo lavoro sugli autoritratti: «Siamo partiti dalla prova più difficile – conclude Perego – per un ragazzo autistico è difficile guardare l’altro negli occhi, sostenere lo sguardo e vedere il proprio volto riflesso nello specchio. Invece attraverso l’arte hanno avuto modo di superare questo ostacolo e conoscersi più a fondo».