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il caso
Via alla messa in sicurezza delle zone più colpite, come Erbanno
Giovedì 10 ottobre, Darfo Boario Terme è stato l’epicentro del maltempo scatenatosi, sotto forma di piogge torrenziali, sulla Vallecamonica: ieri (venerdì) però, la città si è svegliata con il sole, e questo ha permesso di dare il via alle operazioni di messa in sicurezza delle diverse zone coinvolte nel nubifragio.
Quella maggiormente colpita, è stata Erbanno, dove è esondato il torrente Budrio, che ha riversato sulla strada principale del paese centinaia di metri cubi di terra, fango, sassi e ramaglie. La via di comunicazione era stata interrotta al traffico, per permettere un primo intervento, gia nella tarda mattinata di giovedì: le operazioni per lo sgombero del materiale sono proseguite anche ieri per tutto il giorno. Operai comunali e ditte incaricate hanno provveduto alla pulizia della carreggiata ed alla sua bonifica.
Sotto controllo
I locali, i garage e i piani terra di abitazioni ed esercizi commerciali, invasi dall’acqua, sono stati risistemati, ma i danni non sono ancora stati quantificati. «La situazione – ha spiegato il sindaco Dario Colossi – è ad ora sotto controllo. Sono state messe in sicurezza le tante criticità registrate: la strada verrà riaperta a breve, non nel fine settimana ma a partire dalla settimana prossima».
«Per il torrente Budrio – ha proseguito il primo cittadino – erano stati stanziati fondi dalla Regione Lombardia per una messa in sicurezza urgente dopo l’ultima esondazione di settembre. Servirà un’altra richiesta di “somma urgenza” perché il problema è reale, e va risolto al più presto». Fortunatamente, il tratto chiuso al traffico può essere bypassato transitando dalla zona industriale del Paese, e questo ha favorito il traffico. In località Corne Rosse – tra Bessimo e Corna – la strada è stata riaperta, dopo l’interruzione di giovedì mattina.
La bomba d’acqua
«Le diverse perturbazioni sulla Vallecamonica – ha precisato il metereologo Daniele Berlusconi, di 3BMeteo – hanno fatto si che i fiumi non riuscissero a scaricare l’acqua che li ha ingrossati. La quantità di pioggia caduta negli ultimi giorni ha superato quella della tempesta Vaia che investì il territorio nel 2018».
Molte le zone allagate
Non si contano i campi ancora allagati: a Angolo Terme, nella frazione di Mazzunno, il torrente Dezzo è esondato, portando panico e danni nel piccolo borgo alle spalle del capoluogo, mentre a Terzano, i cittadini hanno lavorato tutto il giorno per ripulire il centro storico da fango e detriti trascinati a valle dalla montagna.
Sempre ad Angolo, il danno maggiore lo ha causato il crollo della strada che conduce in località San Giovanni: l’Amministrazione comunale ha già iniziato la ricerca di finanziamenti per il ripristino e la messa in sicurezza. Sul lago infine, danni minori: l’Oglio ha immesso nel Sebino, tra Pisogne e Costa Volpino, migliaia di metri cubi di rami e tronchi d’albero. L’Autorità di Bacino ha inviato sul posto i battelli spazzino.
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