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Sulbiate, 8 ottobre 2024 – Il borgo che ha sconfitto l’inverno demografico. Lo dicono i numeri, a Sulbiate il saldo fra nati e morti è positivo, “di poco ma è così”, dice la sindaca Carla Della Torre che sabato ha posato la prima pietra del nuovo polo per l’infanzia. Una maxi opera per la fascia 0-6 che per la prima volta nella storia del paesino di 4mila anime avrà a disposizione asili pubblici: un nido e una materna, 190 posti in tutto, 40 dei quali per i piccolissimi.
L’intenzione
Un deciso cambio di passo nelle politiche per la famiglia corroborato da un investimento di 6 milioni, 4,4 dei quali in arrivo dal Pnrr, il resto dal Comune che ha acceso un mutuo per pagare la differenza. Un colpaccio per l’amministrazione che è riuscita a mettere a terra il progetto che “vuole soprattutto aiutare i genitori nelle conciliazione fra casa e lavoro, in particolare le mamme impegnate nella professione”.
È nata così la cerimonia per dare solennità a una scelta che ha anche l’ambizione “di rispondere a una domanda che cresce su tutto il territorio, dove i servizi scarseggiano”. Qui, finora si è andati avanti con quelli privati della parrocchia “meritevolissimi, ma serviva una risposta anche da parte nostra”.
Si allunga il pedibus
Lo raccontano tanti dati, dalle nascite, “38 fiocchi rosa e azzurri l’anno in media hanno portato alla deviazione del pedibus nel quartiere scoperto: 30 piccoli iscritti avevano fatto domanda di andare in classe a piedi, ma la linea non c’era, adesso l’abbiamo allungata”. Situazioni consolidate. Così il Comune, sulla spinta del Piano nazionale, si è giocato la carta infanzia e da Roma è arrivato il via libera.
Motore dell’iniziativa “l’idea di creare un solido punto di riferimento per madri e padri in una società in cui le relazioni sono sempre più rarefatte”. Contribuiranno anche gli spazi, aperti sul verde grazie ad ampie vetrate e double-face, che “potranno essere riorganizzati in base alle esigenze e ospitare eventi per tutta la comunità”.
Non sarà, dunque, una scatola chiusa ma in costante collegamento con il paese. Il nuovo centro sarà anche il fulcro di un sistema di viabilità dolce, ciclabili e marciapiedi che ne faranno una meta da raggiungere in sella, pedalando, o a passeggio.
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