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PERUGIA – La frenata di un’auto come un raggio di sole. O forse di più, e non solo in termini di produzione di “energia pulita”. Perché la tecnologia sviluppata dalla start up spoletina 20energy ha “inventato” un nuovo modo di generare elettricità-green dall’energia cinetica dei veicoli in fase di rallentamento, combinando sostenibilità e sicurezza stradale. Così, si arriva alla tecnologia Lybra, unica nel mercato delle fonti energetiche alternative, il cui sviluppo e commercializzazione sono valsi alla Srl umbra importanti riconoscimenti, compreso l’Eni Award, consegnato nell’ottobre 2023 dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
Costituita nel marzo 2020, la 20energy è una start up innovativa nata con l’obiettivo di sviluppare e trasformare la tecnologia Lybra in un prodotto da commercializzare sul marcato nazionale e internazionale. Il primo passo è stato l’acquisto di un brevetto e di alcuni prototipi, oltre a macchinari speciali capaci di verificare resistenza, durata e funzionalità di ciò che appare come un vero e proprio “raccoglitore di energia”. «Un sistema capace di convertire il moto lineare in energia elettrica – spiega Marco Krieziu, direttore vendite e marketing di 20energy – assorbendo la velocità in eccesso dei veicoli. Un modo per recuperare l’energia che sarebbe altrimenti sprecata dai sistemi frenanti nell’ambiente, producendo energia alternativa e migliorando la qualità della sicurezza stradale». La naturale collocazione degli impianti Lybra è infatti in prossimità di rotatorie, corsie di decelerazione o punti urbani a velocità limitata, fungendo anche da dissuasore della velocità, senza tuttavia apparire come vero e proprio dosso.
I primi impianti di test sono stati installati nel 2014, nel comune di Rescaldina, nel milanese, in una strada privata a uso pubblico vicino a un centro commerciale. «L’esperienza raccolta durante la produzione, l’istallazione, le attività, le prove, i controlli e le verifiche condotte hanno consentito di acquisire una approfondita conoscenza su questo speciale “assorbitore di velocità”», aggiunge Krieziu. Per consolidare e tutelare il know-how, la società nel frattempo ha anche depositato due nuovi brevetti, perfezionando una seconda installazione di prova, nel 2018, nel comune di Altavilla Vicentina, anche in questo caso all’ingresso di un’area commerciale. La nascita della start up ha portato il cambio di passo e oggi 20energy conta 10 impianti Lybra con Movyon, società del gruppo Autostrade per l’Italia che ha portato a progettare due installazioni nell’area di servizio Arno Est (che entrerà a regime entro fine anno) e al casello Firenze Nord, lungo la corsia Telepass. Impianto, quest’ultimo, per il quale i lavori di realizzazione saranno avviati a inizio 2025. «Con Terna Energy Solution (gruppo Terna) stiamo inoltre sperimentando quattro impianti sul casello di Cordignano (Treviso), lungo l’autostrada dell’Alto Adriatico», aggiunge Krieziu.
L’obiettivo è allargare il raggio d’azione in virtù di un potenziale che appare tutto da scoprire e sfruttare, considerando che un passaggio giornaliero di 7-8mila veicoli consente al “raccoglitore di energia” di produrre fino a 30mila kWh/anno. Una sfida anche al fotovoltaico. «In 15 metri quadrati scarsi, si produce l’equivalente di quello che un impianto solare produce in 200/250 metri quadrati, con la differenza sostanziale dell’invasività», spiega Krieziu. «A differenza del fotovoltaico, Lybra non richiede spazi riservati in quanto viene installata su una strada esistente a filo asfalto e in più funziona 24 ore su 24 in qualsiasi condizione atmosferica». La ricerca nella start up spoletina in ogni caso va avanti, puntando ad accrescere l’efficienza degli impianti. «Per il futuro, lo sviluppo di Lybra avverrà in termini di performance sempre maggiori (meno traffico, maggiore produzione di energia), tenendo presente che tali impianti contribuiscono anche alla decarbonizzazione: si tratta di energia prodotta da fonte rinnovabile e green (finora mai utilizzata) che taglia anche le emissioni di calore e di polverino dei freni delle auto».
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