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Le celebrazioni dell’anniversario finiscono dove tutto è cominciato, esattamente 250 anni fa. A Torino il 5 ottobre 1774 il colonnello Gabriele Pictet riceveva dal re Vittorio Amedeo III di Savoia le insegne del Comando Truppe Leggere, corpo militare con compiti di contrasto al contrabbando e per la difesa dei confini. Lo rievoca con orgoglio il Comandante Generale della Guardia di Finanza Andrea De Gennaro, che guarda poi alle sfide di oggi su cui sono impegnate le 60mila fiamme gialle della polizia economica e finanziaria.
L’economia ha bisogno di legalità, i mercati del rispetto delle regole – ha detto il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti -, e sono convinto che la Guardia di Finanza continuerà nel colpire anche negli anni a venire un ruolo assolutamente centrale a garanzia di interessi fondamentali del nostro paese e dei nostri concittadini.
Gli impegni della Guardia di Finanza
Mentre in piazza sfila il Carosello che ripercorre la storia del nostro paese, lo sguardo va all’impegno di oggi a tutto campo contro la criminalità economico finanziaria. Il contrasto alle frodi e all’evasione fiscale, con particolare attenzione alle implicazioni internazionali, ma anche i lavoratori in nero, gli evasori totali, il contrabbando, il gioco illegale. A tutela della spesa pubblica i controlli su progetti e investimenti del Pnrr, appalti, contributi e finanziamenti percepiti indebitamente. Poi le verifiche sul reddito di coittadinanza, i danni erariali, il riciclaggio, i flussi finanziari sospetti , il finanziamento del terrorismo, fino ai cybercrimini con il sequestro di criptovalute. E non mancano gli interventi di soccorso e di sicurezza pubblica.
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La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
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