Effettua una nuova ricerca
More results...
Il suicidio di un detenuto, al quale era stato rifiutato un permesso, è stato sventato dalla polizia penitenziaria nel carcere di Bancali a Sassari. “Al cambio turno di mezzanotte, un detenuto di nazionalità italiana ha messo in atto un gesto estremo tentando di impiccarsi al montante della porta all’interno del bagno”, riferisce Antonio Cannas, delegato del Sappe-Sindacato autonomo polizia penitenziaria. “Solo l’intervento tempestivo e la professionalità del personale di Polizia in servizio hanno fatto si che lo stesso venisse salvato. L’uomo, sui trent’anni, avrebbe commesso il gesto estremo, a suo dire, in conseguenza del rigetto di permessi da parte del tribunale di sorveglianza”.
“Torniamo a denunciare ancora una volta la mancanza di operatori sanitari, psicologici e psichiatrici e ribadiamo la necessità di concorsi regionali e assunzioni di personale sanitario da destinare alle carceri sarde”, aggiunge il sindacalista.
“Il dato oggettivo è che la scelta di togliersi la vita è sicuramente originata da uno stato psicologico di disagio”, interviene il segretario nazionale del Sappe, Donato Capece. “È un dato oggettivo che chi è finito nelle maglie della devianza spesse volte è portatore di problematiche personali sociali e familiari”. (AGI)
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
Questa è una parte dell’articolo originale
Vuoi approfondire l’argomento, criticarlo, discutere
come previsto dalla legge sul diritto d’autore art. 70
Sei l’autore dell’articolo e vuoi richiedere la rimozione?
Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: “Il riassunto, la citazione (source link) o la riproduzione di brani o di parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi se effettuati per uso di critica o di discussione, nei limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera; se effettuati a fini di insegnamento o di ricerca scientifica l’utilizzo deve inoltre avvenire per finalità illustrative e per fini non commerciali