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Il 20 settembre 2024, nella Gazzetta ufficiale è stato pubblicato il decreto 18 settembre 2024, n. 132 recante il regolamento sull’individuazione delle modalità di presentazione della domanda per il conseguimento della patente a crediti per le imprese e i lavoratori autonomi operanti nei cantieri temporanei o mobili, attraverso il portale dell’Ispettorato nazionale del lavoro. Al decreto ha poi fatto seguito la circolare dell’Inl del 23 settembre 2024, n. 4 che ha fornito indicazioni operative sull’adempimento in oggetto.
A fronte delle novità emerse e delle numerose richieste giunte all’Ancl, il centro studi nazionale si è attivato prontamente per organizzare un webinar che fosse un momento di riunione ma anche di confronto sulle principali questioni di natura operativa e pratica che sono emerse con il decreto e la successiva circolare dell’Inl. Il webinar che si è svolto in data 1 ottobre, durante il quale ho avuto modo di intervenire, conferma come l’associazione tenti da sempre di rintracciare con serietà percorsi di informazione e di formazione, nel senso che mediante iniziative come questa la formazione diviene strumento per un supporto all’attività professionale, anche con riferimento a materie e ambiti ancora poco strutturati nella professione. La consulenza in materia di sicurezza, nella quale rientra la patente a crediti, costituisce, infatti, un’attività aggiuntiva rispetto al panorama delle attribuzioni riservate al cdl ed enfatizza il valore del professionista che conosce l’impresa nel suo complesso e dunque può fornire quanto richiesto anche per il rilascio di questa attestazione.
Più volte abbiamo sottolineato il carattere formale degli adempimenti in questa materia, ma in tale casistica dobbiamo comprendere che dietro questo adempimento c’è una retrostruttura che nasce per tutelare e garantire valori fondamentali della persona e che dunque deve tradursi in una consulenza strutturata e in una serie di controlli, verifiche e certificazioni che con attenzione e scrupolosità il consulente deve procedere ad effettuare per conto del proprio cliente.
In merito quindi alle finalità e agli obiettivi della norma ritengo che questi siano assolutamente pregevoli e devono essere colti nell’ottica di ridurre fino ad eliminare gli infortuni sui luoghi di lavoro.
La novità in commento ci invita, inoltre, ad una riflessione e ad un approfondimento sul ruolo del consulente del lavoro. Gli adempimenti e le procedure richieste non sono infatti esperibili attraverso procedure automatizzate ed immediate, ma richiedono un dispendio di tempo e impegno che il cdl è in grado di fornire a fronte del prima richiamato legame che già lo connette all’impresa cliente.
Certamente, ciascuno di noi avrà una propria idea o convinzione su come affrontare l’annosa questione della sicurezza sul lavoro, ma occorre accogliere questa novità normativa come un passo importante compiuto per implementare gli strumenti di prevenzione e tutela della sicurezza del lavoratore, e prima ancora della persona, con l’augurio che possa divenire uno strumento efficace ed efficiente di contrasto anche ad altri fenomeni di inottemperanza alla normativa di settore.
L’incontro, che ha visto più di 1000 collegati, è stato incentrato sull’analisi di alcuni dei quesiti giunti al centro studi che hanno permesso di focalizzare l’attenzione su alcune problematiche maggiormente ricorrenti in materia di patente a crediti.
Le questioni più comuni ai più di 120 quesiti giunti attenevano principalmente ai soggetti tenuti al possesso della patente a crediti, ai requisiti per il rilascio, alle modalità di decurtazione dei crediti, all’obbligatorietà del durf, al rapporto tra attestazione Soa e patente, alla nozione di cantiere temporaneo e mobile e alla puntuale individuazione di quelle cause di esenzione annoverate dalla norma che di fatto escludono l’impresa dall’obbligatorio possesso della patente.
Entrando nel merito dell’adempimento, la patente a crediti rappresenta una misura che attua quanto già previsto dall’art. 27 del decreto legislativo n. 81/2008, dopo ben 16 anni di mancata concretizzazione, rispondendo così ad una richiesta storica delle parti sociali.
Volendo rintracciare le intenzioni meritorie della novità in commento, con la conversione del decreto legge n. 19/2024 per la prima volta viene istituito un sistema che non solo monitora ma incentiva attivamente il miglioramento continuo delle condizioni di sicurezza nei cantieri temporanei o mobili premiando le imprese virtuose e sanzionando quelle meno attente. La patente a crediti rilasciata in formato digitale offre, infatti, una dotazione iniziale di 30 crediti alle imprese e ai lavoratori autonomi che operano nei cantieri ed ammette l’eventualità di ottenere ulteriori crediti sulla base di altri criteri come lo storico aziendale, l’assenza di provvedimenti di decurtazione, la partecipazione a percorsi formativi specifici e l’avvio di investimenti mirati.
L’adempimento è intervenuto per rafforzare la legalità nel mondo del lavoro e per favorire una diffusione della cultura della prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro, al fine di valorizzare chi adotta pratiche virtuose secondo un principio di responsabilità crescente dato dal riconoscimento dei crediti.
Immaginando gli effetti che la normativa avrà sui soggetti destinatari dell’adempimento è auspicabile che possa determinarsi un incentivo per gli investimenti in tema di prevenzione e formazione in materia di sicurezza sul lavoro, oltre a garantire un riconoscimento a quelle imprese, meritevoli, che operano rispettando gli standard di sicurezza, aumentando così la fiducia nei confronti degli operatori del settore.
In questo scenario siamo convinti, come già anticipato, che sarà possibile ritagliare un ruolo strategico per il consulente del lavoro che conosce e comprende il tessuto delle imprese sue clienti.
*presidente
nazionale Ancl
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