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Oltre 2 miliardi di entrate contributive, erogato decine di migliaia di prestazioni di natura previdenziale e assistenziale, più di 280mila sono stati i trattamenti pensionistici ed oltre 68mila le prestazioni per invalidità civile messi in pagamento. Il quadro si inseriva in un contesto di mercato del lavoro che ha chiuso a saldo positivo, grazie ad un numero maggiore di assunzioni di rapporti di lavoro rispetto alle cessazioni. Questi alcuni dati dell’Inps in Umbria, illustrati oggi in occasione della presentazione del rendiconto sociale dell’istituto.
Presentazione che si è svolta nella sala del Dottorato nel Chiostro della Cattedrale di San Lorenzo, organizzata dal Comitato regionale Umbria e dalla Direzione regionale Umbria, in collaborazione con il Consiglio di Indirizzo e Vigilanza.
Dopo l’introduzione del presidente del Comitato Inps Umbria, Giuseppe Siniscalchi, il direttore regionale Inps, Antonio Maria Di Marco Pizzongolo, ha illustrato i dati principali del rendiconto.
A seguire, gli interventi di Fabrizio Pompei, docente dell’Università degli Studi di Perugia nel Dipartimento di Economia, del presidente dell’Ordine dei Consulenti del lavoro di Perugia, Paolo Biscarini, della segretaria generale della CgilUmbria Maria Rita Paggio, in rappresentanza di Cgil, Cisl e Uil, e del presidente di Confagricoltura Umbria, Fabio Rossi. Il presidente del Consiglio di Indirizzo e Vigilanza dell’INPS, Roberto Ghiselli, ha curato le considerazioni conclusive, chiudendo i lavori del convegno.
Durante il convegno, sono stati altresì evidenziati il progressivo invecchiamento della popolazione umbra, le dinamiche salariali ed occupazionali e gli effetti della disparità di genere sull’ammontare medio dei trattamenti pensionistici.
Costante e lodevole è stato l’impegno del personale dell’Istituto nell’erogazione delle prestazioni, la qualità delle quali è rappresentata anche dai bassi tempi di definizione; limitatissimo è il contenzioso, con valori migliori rispetto alla corrispondente media nazionale. A tal fine, preziosa è stata la sinergia con organizzazioni, ordini professionali ed Enti di patronato operanti nel territorio regionale per soddisfare efficacemente le richieste degli utenti e delle imprese.
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