Finanziamenti personali e aziendali

Prestiti immediati

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#adessonews
Affitto Immobili
Agevolazioni - Finanziamenti
Aste immobili
bed & breakfast
Immobili
La novità dell’“operazione cercapersone” contro Hezbollah #finsubito prestito immediato

Effettua una nuova ricerca

 

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#adessonews
Affitto Immobili
Agevolazioni - Finanziamenti
Aste immobili
bed & breakfast
Immobili


L’operazione con cui gli israeliani hanno fatto esplodere migliaia di cercapersone e di walkie talkie in Libano e in Siria fra il 17 e il 18 settembre è stata descritta da alcuni come la prova decisiva che lo Stato di Israele conduce la sua guerra con metodi terroristici: l’attivazione delle cariche esplosive occultate negli apparati di comunicazione dei militanti di Hezbollah lontano dalle aree operative del conflitto ha comportato il coinvolgimento di molti civili che hanno subìto gravi danni o perso la vita. La denuncia fa cadere le braccia, anche se la si contestualizza nello scontro fra opposte propagande di guerra che è parte integrante di ogni conflitto reale che si combatta sul piano militare.

L’idea che le guerre possano essere condotte rispettando le regole di una sfida cavalleresca è il prodotto di ideologie che devono giustificare le violenze della lotta per il potere e nasconderle sotto uno strato di cosmesi. Da sempre le guerre incorporano la dimensione terroristica, nel senso del coinvolgimento dei civili non combattenti nella violenza bellica. Terrorizzare la popolazione generale a cui appartiene il nemico per causarne la resa e/o la sottomissione ha sempre fatto parte della tattica di guerra, ed era considerata linea di condotta più generosa del genocidio.

Finanziamo strutture per affitti brevi

Gestiamo strutture per affitto breve

Quando il terrorismo è di Stato

Senza pretendere di risalire ai primi casi di questa tattica di sottomissione, si può fare l’esempio dell’Ilkhanato mongolo del XIII secolo che si estendeva dagli attuali Pakistan e Afghanistan fino alla metà orientale dell’Anatolia, passando attraverso l’attuale Iraq. Gli attentati contro la persona del khan o di altri alti livelli politico-militari dell’impero venivano puniti con la totale distruzione della località di cui erano originari i cospiratori e l’uccisione di tutti coloro che le abitavano, uomini, donne e bambini. In questo modo i padroni mongoli instillavano il terrore nelle popolazioni locali, che rinunciavano a qualunque resistenza.

Oggi viene descritta come terrorismo solo l’azione di agenti non statali che, troppo deboli per sperare di sconfiggere militarmente le forze che hanno dietro di sé un governo, concentrano le proprie risorse su azioni spettacolari che devono sconvolgere l’opinione pubblica e suscitare sentimenti di angoscia che spingono alla resa o almeno alla disponibilità a fare concessioni: come gli attentati dell’11 settembre 2001 a New York e a Washington. Si dimentica troppo facilmente che a punire, demoralizzare, far inferocire la popolazione civile contro il proprio governo erano finalizzati bombardamenti aerei della Seconda Guerra mondiale contro obiettivi in larga parte non militari come quello di Coventry compiuto dalla Germania nazista e come quello di Dresda opera degli anglo-americani, o contro le città italiane durante l’avanzata delle forze alleate lungo la penisola fra il 1943 e il 1945.

La nuova frontiera inaugurata dagli israeliani

La novità, per così dire, antropologica dell’operazione israeliana, la nuova frontiera polemologica che è stata inaugurata su larga scala (c’erano già stati esempi occasionali in passato) consiste nell’avere trasformato la violenza della componente terroristica della guerra – proviamo a sviluppare la metafora che al riguardo ha concepito Jean Baudrillard – da violenza virale a violenza di malattia autoimmune o di rigetto da trapianto. Cioè: non è più il nemico che mi colpisce, sono io stesso che mi colpisco, sono le mie protesi, i prolungamenti di me stesso a insorgere contro di me.

Abbondantemente i dispositivi della comunicazione creati applicando le più recenti tecnologie sono stati descritti come prolungamenti del corpo e della psiche umani, parti oramai integranti della personalità fisica, psicologica e morale dell’individuo. Privare durevolmente qualcuno del suo smartphone, tablet, iPad, eccetera equivale a mutilare costui, o a provocargli una menomazione cerebrale permanente. Se poi il dispositivo – come nel caso dei cercapersona e dei walkie-talkie in dotazione agli Hezbollah – esplode, ferisce o uccide il suo detentore, possiamo paragonare l’effetto all’insorgere improvviso e parossistico di una malattia autoimmune, o a una violenta crisi di rigetto di un organo trapiantato. In ogni caso, non è più l’alterità radicale del nemico con la sua negatività che mi attacca, ma è la mia stessa positività che mi aggredisce.

Finanziamenti personali e aziendali

Prestiti immediati

Tutte le forme del nemico

Byung-chul Han ha sintetizzato la simbologia del nemico che Baudrillard propone nei suoi L’agonia del potere e Lo spirito del terrorismo:

«Nella genealogia dell’ostilità tracciata da Baudrillard, il nemico appare al primo stadio come lupo. È un “nemico esterno, che attacca e contro il quale ci si difende costruendo fortificazioni ed erigendo muri”. Nello stadio successivo, il nemico assume la forma di un ratto. È il nemico che opera sotterraneamente e che si combatte per mezzo dell’igiene. Dopo l’ulteriore stadio dello scarafaggio, il nemico assume da ultimo una forma virale: “Il quarto stadio sono i virus, che si muovono praticamente nella quarta dimensione. Contro i virus è possibile difendersi con molta più difficoltà, poiché si trovano nel cuore del sistema”. Nasce un “nemico fantomatico, il quale invade per perfusione tutto il pianeta, filtra dappertutto come un virus, uscendo da tutti gli interstizi della potenza”. La violenza virale deriva da quelle singolarità che si introducono nel sistema come cellule dormienti e cercano di minarlo dall’interno. […] L’ostilità segue, anche nella forma virale, lo schema immunologico. Il virus nemico si introduce nel sistema, che funziona come un sistema immunitario e respinge l’intruso» (Byung-chul Han, La società della stanchezza, edizione 2020, pp. 19-21).

Lupi, topi, scarafaggi e virus

L’immagine del virus e della sua violenza virale rimanda al terrorismo islamista di al Qaeda e dell’Isis, entità che si insinuano nel corpo dell’Occidente e scatenano la malattia. L’immagine del nemico come lupo evoca il muro voluto da Sharon per isolare Israele dalla Cisgiordania o le recinzioni con sensori, filo spinato e armi azionabili da remoto intorno alla Striscia di Gaza, scavalcate o sfondate il 7 ottobre. L’immagine del nemico come ratto evoca i tunnel che Hamas ed Hezbollah hanno costruito in questi anni per muoversi sotto i piedi del nemico in attesa del momento favorevole per attaccare alla luce del sole.

Anche la guerra civile in Siria ha visto una pratica estensiva della costruzione di gallerie sotterranee soprattutto da parte dei ribelli antigovernativi per prendere alle spalle i militari o per farli saltare in aria con l’esplosivo (è famoso l’attentato con cui i ribelli del Fronte islamico distrussero lo storico Hotel Carlton di Aleppo, che era diventato una caserma). Nel caso di altre gallerie sotterranee scavate ad Aleppo dai ribelli per colpire obiettivi nevralgici la risposta dei governativi evoca “l’igiene” indicata da Baudrillard: con l’acqua del fiume che attraversa la città si è provveduto ad allagare i tunnel, purificandoli della presenza del nemico.

Gli scarafaggi indicano il nemico dentro casa, e possono rappresentare tanto le spie e le quinte colonne, quanto porzioni di popolazione considerata estranea e simpatizzante per il nemico: è stato il caso della minoranza tutsi in Ruanda al tempo della guerra fra governativi affiliati all’”hutu power” e ribelli del Fronte patriottico ruandese (Fpr) costituito da elementi tutsi riparati all’estero. I tutsi dell’interno venivano definiti, nella propaganda di guerra, “inyenzi”, che significa scarafaggi. Come tali furono poi trattati nell’aprile-luglio 1994.

Lo stadio della malattia autoimmune

L’operazione del Mossad del 17-18 settembre scorso non corrisponde a nessuna delle quattro forme del nemico indicate da Baudrillard, perché quel che è venuto meno è esattamente l’alterità: dal punto di vista simbolico, gli Hezbollah sono stati vittima di se stessi. Come succede nelle malattie autoimmuni, il loro stesso organismo li ha traditi.

Il versante simbolico non è meno importante di quello materiale: gli sciiti libanesi che hanno aderito al “partito di Dio” filoiraniano e alla sua ideologia in questi anni hanno sperimentato in misura esaltante la gratificazione dell’identità che prende forma nella contrapposizione al nemico, in questo caso l’”entità sionista”. Di volta in volta hanno indossato (e fatto indossare al nemico) le vesti del lupo, del ratto, dello scarafaggio e del virus. Ora però che la guerra assume il volto della malattia autoimmune la crisi d’identità è dietro l’angolo.

@RodolfoCasadei



Source link

Finanziamo strutture per affitti brevi

Gestiamo strutture per affitto breve

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link 

Informativa sui diritti di autore

La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni:  la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.

Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?

Clicca qui

 

 

 

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Finanziamenti personali e aziendali

Prestiti immediati

Informativa sui diritti di autore

La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni:  la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.

Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?

Clicca qui

 

 

 

Informativa sui diritti di autore

Questa è una parte dell’articolo originale

Vuoi approfondire l’argomento, criticarlo, discutere

come previsto dalla legge sul diritto d’autore art. 70

Sei l’autore dell’articolo e vuoi richiedere la rimozione?

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui

La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: “Il riassunto, la citazione (source link) o la riproduzione di brani o di parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi se effettuati per uso di critica o di discussione, nei limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera; se effettuati a fini di insegnamento o di ricerca scientifica l’utilizzo deve inoltre avvenire per finalità illustrative e per fini non commerciali

Finanziamo strutture per affitti brevi

Gestiamo strutture per affitto breve

Finanziamenti personali e aziendali

Prestiti immediati

Finanziamo strutture per affitti brevi

Gestiamo strutture per affitto breve

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui

La rete #dessonews è un aggregatore di news e replica gli articoli senza fini di lucro ma con finalità di critica, discussione od insegnamento,

come previsto dall’art. 70 legge sul diritto d’autore e art. 41 della costituzione Italiana. Al termine di ciascun articolo è indicata la provenienza dell’articolo.

Il presente sito contiene link ad altri siti Internet, che non sono sotto il controllo di #adessonews; la pubblicazione dei suddetti link sul presente sito non comporta l’approvazione o l’avallo da parte di #adessonews dei relativi siti e dei loro contenuti; né implica alcuna forma di garanzia da parte di quest’ultima.

L’utente, quindi, riconosce che #adessonews non è responsabile, a titolo meramente esemplificativo, della veridicità, correttezza, completezza, del rispetto dei diritti di proprietà intellettuale e/o industriale, della legalità e/o di alcun altro aspetto dei suddetti siti Internet, né risponde della loro eventuale contrarietà all’ordine pubblico, al buon costume e/o comunque alla morale. #adessonews, pertanto, non si assume alcuna responsabilità per i link ad altri siti Internet e/o per i contenuti presenti sul sito e/o nei suddetti siti.

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui