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Cosa è stato detto nel corso dell’incontro tra governo e sindacati sulle misure che potrebbero rientrare nella prossima Manovra Finanziaria 2024-2025? Mercoledì 25 settembre, i sindacati hanno incontrato il Governo a Palazzo Chigi per un confronto informale sulle misure in discussione per la prossima manovra finanziaria 2025.
Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha indicato le priorità per il prossimo anno ed è stato positivo il commento del segretario della Cisl, Giancarlo Sbarra, che ha apprezzato l’intenzione del governo di rendere strutturale alcune importanti misure per il lavoro.
Dello stesso parere Paolo Bombardieri della Uil e il vice segretario dell’Ugl, Luigi Ulgiati. Ma vediamo nel dettaglio cosa è stato detto. Ecco il resoconto.
- Le novità per le pensioni nella nuova Manovra finanziaria
- Cosa cambia per lavoro e contratti con la nuova Manovra
- Quali sono le altre misure annunciate
Le novità per le pensioni nella nuova Manovra finanziaria
Partendo dal capitolo, corposo e atteso, delle pensioni, il ministro Giorgetti ha annunciato la decisione di tornare alla piena rivalutazione delle pensioni, eliminando così i tagli degli ultimi anni, per cui i trattamenti saranno rivalutati all’inflazione al:
- 100% fino a 4 volte il minimo;
- 90% tra quattro e cinque volte;
- 75% da sei volte il minimo in su.
Il ministro ha confermato le proroghe delle forme di uscita anticipata attualmente vigenti, e cioè la Quota 103, per andare in pensione a 62 anni con 41 anni di contributi e con la penalizzazione del ricalcolo contributivo e le finestre mobili fino a 9 mesi; l’opzione donna valida sempre solo per le lavoratrici delle considerate fragili, e l’ape sociale, per andare in pensione prima a 63 anni di età e con 30 anni di contributi (36 per gli usuranti).
Cosa cambia per lavoro e contratti con la nuova Manovra
Passando al capitolo lavoro, il ministro ha annunciato l’intenzione di rendere strutturale per i prossimi 5 anni il taglio del cuneo fiscale, al 7% per chi guadagna fino a 25 mila e che si riduce al 6% per chi percepisce redditi fino a 35 mila euro annui.
La misura si tradurrà in un aumento medio in busta paga di 100 euro netti mensili.
Sui contratti di lavoro pubblico, il governo ha spiegato che l’impegno principale sarà quello recuperare i valori dell’inflazione, cioè circa il 2% annuo, per garantire equi e meritati adeguamenti.
Quali sono le altre misure annunciate
Tra le altre principali misure della prossima Manovra 2025 ci sarebbe la revisione Irpef fino a tre aliquote riviste, con aumento della no tax area fino a 12mila euro, da rendere strutturale anch’essa per i prossimi cinque anni.
Diverse risorse da impiegare per la Manovra saranno poi riservate al capitolo famiglia e natalità, ma non è stato chiaramente detto quali misure ci saranno.
Sulla sanità, invece, il governo ha confermato l’impegno a mantenere la spesa sopra l’1,5% in rapporto al Pil previsto in media per i prossimi 7 anni, e si dovrebbe, infine, intervenire sulla Pubblica amministrazione, con particolare riferimento alla razionalizzazione della spesa, sulla giustizia e sulla fiscalità.
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